L’illustrazione di copertina del disco è di Guido Crepax, i testi li trovate qui:
http://www.gianfrancomanfredi.com/75.html
i romanzi qui:
L’illustrazione di copertina del disco è di Guido Crepax, i testi li trovate qui:
http://www.gianfrancomanfredi.com/75.html
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Una canzone che parla di libertà sessuale, di sensazioni e desideri contrastanti, tanto da finire – a suo tempo – nel mirino della censura RAI. A riproporre questo brano portato al successo da Mina sono gli Armoteque, che la presentano in versione trip-hop: una linea di basso su cui si innesta un pattern di batteria elettronica, tastiere e sintetizzatori, ad accompagnare la voce di Stefania.
Gli Armoteque nascono a Bologna nel 2007, da tre musicisti provenienti da altre formazioni. La loro musica trae ispirazione dal trip hop britannico degli anni ’90 e dall’elettronica applicata alla pop song, e predilige i colori scuri e le atmosfere intense e sensuali. Nel 2010 hanno pubblicato l’album di esordio, Find Position, su etichetta Le Arti Malandrine e poco tempo dopo hanno siglato un accordo di management con Musicalbox.
https://archive.org/details/guccini_verbania
Intervento di Francesco Guccini all’edizione 2011 del festival di LetterAltura di Verbania
di svegliarvi la mattina con un motivo nella testa e non ricordarvi il titolo della canzone; con internet adesso basta digitare le parole e avete non solo il titolo, ma anche la canzone!
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Ma gli americani lo sanno che Dante è morto da più di cento anni?