Il decennio si apre nel 1961 col primo uomo nello spazio, il sovietico Yuri Gagarin e si conclude con lo sbarco americano sulla luna nel luglio 1969.
Qui presentiamo un curioso e forse poco conosciuto antefatto tutto italiano, quello dei fratelli torinesi Judica Cordiglia.
Due considerazioni a margine:
– la prima riguarda l’enorme prospettiva che si apriva con l’inizio dei viaggi spaziali: sembrava che lo sviluppo ipotizzato dalla fantascienza fosse ormai a portata di mano e questo forniva una ulteriore prospettiva di sviluppo alle giovani generazioni; adesso sappiamo che così non è stato e, se si fosse almeno un po’ curiosi ci si dovrebbe domandare perché.
-la seconda che l’Italia è ricca di personaggi che si possono tranquillamente definire geniali, ma che nessuno conosce perché i loro talenti vengono ignorati, quando non addirittura osteggiati (Guglielmo Marconi, per citare uno che ha avuto successo, dovette andare a Londra a brevettare la radio, perché al nostro ministero gli risposero che quella curiosità non poteva interessare a nessuno, visto che avevamo già il telegrafo).
Tratto da http://anni60storia.info