Iatrarchia, Medrarchia, Esculapiocrazia

Il (peggior) futuro è già arrivato…

Il Tredicesimo Cavaliere

paneamoresanita

Di recente è stato pubblicizzato in televisione un apparecchietto, non ho ben capito se solo progettato o già sperimentale, che applicato su un braccio segnala istantaneamente la situazione medica complessiva: pressione, battito cardiaco, azotemia, glicemia, colesterolo eccetera. In più, è stato detto, il marchingegno può essere collegato con studi medici o addirittura le ASL particolarmente attrezzati che possono correre subito ai ripari se qualcosa non andasse. In realtà quel che non va è il concetto in sé: essere costantemente monitorati sul piano della salute, dato che il rischio concreto è quello di creare uomini e donne di un immediato futuro ipocondriaci all’ennesima potenza, persone ossessionate dalla propria salute, anche al punto tale di doversi sentire sotto osservazione ogni istante. E in base a parametri medici in costante evoluzione e quindi non certi e validi sempre: qualcuno ricorderà le campagne mediatiche contro il caffè, lo zucchero, il sale, il cioccolato, poi…

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5 pensieri su “Iatrarchia, Medrarchia, Esculapiocrazia

  1. Infatti, la realtà immaginaria che viene (ri)presentata qui, in questo blog, come fantascienza, è già stata raggiunta e sorpassata dalla stessa realtà, e ciò da molto. La dittatura sanitaria dei medici, la dottatura, esiste già da molto tempo. Però, esistano anche la resistenza a questa dottatura e gli attacchi contro la classe dei medici.

    Nel 1970, pazienti provenienti da tutte le parti della società si erano organizzati nella Clinica Universitaria di Heidelberg nel Collettivo Socialista dei Pazienti (SPK) – la prima auto-organizzazione di pazienti del mondo! Abolirano il rapporto medico-paziente per dare insieme una soluzione collettiva alla loro malattia, e procedevano ad attaccare frontalmente, tanto in teoria quanto in pratica, il potere dei medici.

    La reazione della classe dei medici: contro i pazienti auto-organizzati bisognerebbe intervenire con dei carri armati.

    La lotta dei pazienti dello SPK – che nella sua permanenza e continuità viene portata avanti fino ad oggi dal Fronte dei Pazienti (PF) – contro la classe dei medici, contro la Iatrocrazia su scala mondiale, è una lotta venuta a conoscienza pubblicamente anche in Italia dal 1976, come si può rileggere sul sito internet multilinguale dello SPK/PF nella sua biblioteca pubblica internazionale delle applicazioni specifiche della malattia.
    Su questo sito si trovano anche, pure in lingua italiana, gli scritti fondamentali – Iatrocrazia, Iatrarchia, Iatroclastia – del fondatore dello SPK, Wolfgang Huber, Dr. Med., professore associato, Paziente del Fronte rimasto tale fino ad oggi sin dall’ inizio: http://www.spkpfh.de/index_italia.html .
    Delle unità SPK/PF non ci sono soltanto in Germania. Ce ne sono, fra l’ altro, anche in Colombia, in Grecia, in Ispagna, in Canada, in Austria e in Brasilia.

    Gli attacchi del Fronte transnazionale dei Pazienti sono diretti contro la Dottatura, contro tutte le forme del potere medico i cui volti si manifestano nel prelievo/furto di organi, nell’ eutaNAZIA (cosiddetta eutanasia), nel genocidio genetico, e nelle guerre iatrobiontiche condotte dai medici (per i particolari vedi il sito internet dello SPK/PF).

    Dunque: è possibile fare qualcosa, e nessuno deve più aspettare!
    E fattibile. Non è fantascienza, nè è un’ utopia che avverrà qualche giorno, in un futuro lontano, ma è fattibile, qui ed ora: l’ Utopatia! La liberazione dalle norme mediche e dai meccanismi monetari e dei cambi, e, nello stesso tempo, l’attuazione della specie umana che è anticipata già oggi in ogni malattia singolare.

    SPK – Fare della malattia un’ arma, è questo il programma dei pazienti liberatisi già allora per la prima volta dal potere sovrano sulla vita (‘Bann’) del Caduceo di Esculapio, è questo anche il titolo dell’ omonimo libro in cui viene documentata questa lotta, libro nel frattempo tradotto in tutte le lingue internazionali, e accessibile per coloro che parlano la lingua italiana sul sito internet dello SPK/PF (vi è inclusa anche la Prefazione di Jean-Paul Sartre). E’ un aiuto patopractico, come ha recentemente dichiarato ancora una volta una donna italiana del Piemonte, una di tante donne, anche in Italia, che si affida da molti anni allo SPK/PF.

    hans drager

  2. la cosiddetta scienza medica ha certamente incrementato di molto le possibilità di diagnosi strumentale (gli “attrezzi” che oggi sono disponibili rappresentano certamente un vantaggio per poter far diagnosi e capire meglio … ma gli strumenti non fanno la clinica); l’abitudine, l’attitudine al ragionamento clinico complessivo, la capacità di analisi critica e di sintesi sul singolo caso clinico non sono progrediti nella stessa misura, anzi probabilmente sono scemati: questo è un problema serio, perché la capacità di ragionamento clinico resta fondamentale e non muta con i tempi (… so bene che non ha un gran senso parlare genericamente di classe medica, so pure che può non essere corretto presumere di poter giudicare singoli professionisti, però … inoltre succede la stessa cosa anche in altri campi: quando ci si abitua a delegare alla macchina risorse che la macchina non possiede, pian piano si tende ad impigrire il cervello …); in molti reparti d’Ospedale (Unità operative, oggi si dicono) non è più abitudine trovare tempi e modi per riunirsi e confrontare opinioni di colleghi e imparare e correggere e, alla fine, costruire mentalità clinica e linee di comportamento condivise a proposito di diagnosi e terapia: questa è una lacuna grave, impedisce a molti giovani medici di crescere consapevoli ed equilibrati … quello del medico non è, in molti casi, un mestiere che richieda particolari doti di intelligenza (… ammesso che sia possibile definire l’intelligenza), è però un mestiere complesso, un mestiere nel quale il cervello ha bisogno di ricevere continuamente stimoli di varia natura, consoni o contraddittori, per poter lavorare al meglio … di fatto, la scienza medica non è più complicata o difficile di altre scienze, è l’oggetto del lavoro, la persona malata, l’essere umano “vivo” ad essere nettamente più complicato di ogni altro materiale su cui ci si trovi a lavorare … e allora i buoni maestri sono indispensabili; infine, sarebbe lungo e fuori luogo ragionare di altri presumibili motivi, di ordine individuale e sociale, per via dei quali la Medicina al servizio dei malati non è complessivamente migliorata negli ultimi tempi
    A.B.

  3. Se non spacchi le vetrine, non bruci almeno una mezza dozzina di auto e la tua “causa” risulta invisa ai mentori del politicamente corretto, puoi manifestare finché ti pare, ma l’universo dei media mainstream resterà sempre girato dall’altra parte, fingendo di non averti visto e di non essersi accorto che esisti.
    E’ quanto accaduto ieri a Pesaro ad oltre 10mila freevax che hanno manifestato al parco Miralfiore per contestare il nuovo decreto legge del ministro Lorenzin sulle vaccinazioni obbligatorie,
    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=59135

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