“Se valutassimo le persone non solo sulla base della loro intelligenza ed educazione, le loro occupazioni e il loro potere, ma sulla base della loro gentilezza e del loro coraggio, della loro immaginazione e della loro sensibilità, della loro simpatia e della loro generosità, non avremmo nessuna disuguaglianza di quelle cui siamo abituati. Chi potrebbe sostenere che uno scienziato sarebbe superiore a un facchino che ha la dote di essere un ottimo padre, il funzionario pubblico al camionista con un’abilità particolare per coltivare rose? Una società pluralistica dovrebbe essere una società tollerante, in cui le differenze individuali dovrebbero essere incoraggiate più che tollerate passivamente, in cui sia dato pieno significato alla dignità delle persone. Ogni essere umano avrebbe così uguali opportunità per sviluppare le sue speciali capacità per condurre una vita degna nell’interesse e in beneficio degli altri come di se stesso”.
un pensiero del laburista inglese Michael Young che nel 1954 coniò il termine meritocrazia