Storicamente, l’idea di progresso si formula verso il 1680 e si precisa durante il secolo successivo con uomini come Turgot o Condorcet. Il progresso viene quindi definito come un processo che accumula delle tappe tra cui la più recente è sempre giudicata preferibile e migliore, cioè qualitativamente superiore a quella che l’ha preceduta .
Questa definizione comprende un elemento descrittivo (un cambiamento interviene in una data direzione) ed un elemento assiologico (questo progresso è interpretata come un miglioramento). Si tratta di un cambiamento orientato, ed orientato verso il miglioramento, sia necessario (non si ferma il progresso) che irreversibile (nessuno ritorno indietro è possibile). Il miglioramento, ineluttabile, significa che l’indomani sarà sempre meglio.
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