Dopo i risultati degli esperimenti condotti su Facebook e Twitter, appare evidente il potenziale di controllo sociale esercitabile tramite semplici interventi effettuabili sui social network. Ma le dinamiche emerse confermano anche un meccanismo più generale secondo il quale l’opinione pubblica tende ad orientarsi nella direzione che ritiene essere quella della maggioranza (corsivo nostro), basta anche un margine iniziale minimo, e questo potrebbe valere anche nel caso dei sondaggi d’opinione o di una serie di articoli giornalistici che potrebbero generare l’opinione pubblica anziché misurarla o documentarla.
Si tratta quindi di un meccanismo di facile impiego e realizzazione, uno strumento che fornendo l’immagine desiderata degli orientamenti della maggioranza potrebbe essere impiegato per creare quella stessa maggioranza che si vuole indicare come già esistente.
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=106842&typeb=0
Un meccanismo talmente semplice da attuare e così evidente nei suoi effetti, da restare allibiti. Come fare perché una tale verità possa venire colta da tutti, in modo che tutti prendano consapevolezza dei rischi che corre la nostra democrazia?
La democrazia, e non solo la nostra, è defunta da un pezzo, proprio perché i cittadini non si sono mai sentiti responsabili ed hanno delegato da subito ogni loro prerogativa, salvo poi lamentarsi.