C’è vita prima della morte?

Che viviamo una vita all’insegna della virtualità me lo ha confermato un fugace passaggio alla esibizione di Edoardo Bennato all’Expo (manifestazione virtuale per eccellenza): Bennato è sicuramente bravo, anche quando afferma provocatoriamente che le sue sono solo canzonette; quello che mi ha inquietato è stata la sfilata successiva di ospiti col loro sorriso stereotipato stampato sulla faccia a sostituire l’autenticità dell’espressione.

La stessa sensazione di “messa in scena” l’ho avuta guardando un pubblico troppo composto, quasi assente, in contrasto con la claque dei volontari diligentemente organizzati ad esprimere entusiasmo e inquadrati dal personale di sicurezza che camminava tra le file controllando il tutto.

Sicuramente il pubblico dell’expo è lo stesso degli outlet: drogati di merci in perenne crisi di astinenza, ma la crisi anche di denaro evidentemente non permette loro di rifornirsi della consueta dose di schifezze: un sintomo mi sembra il fatto che anche la mia pagina di FB era insolitamente vuota (cosa finora mai verificatasi).

A titolo di pura coincidenza mi piace ricordare: Quattro lune rosse con nel mezzo, un’eclissi di luna: 2014 – 15. Questo fenomeno di 4 lune rosse non sarà ripetuto per i prossimi 500 anni.  La particolare luna rossa del 28, Settembre 2015, la quarta, sarà principalmente visibile da Gerusalemme e sarà una “SUPERLUNA” perché sarà di dimensioni maggiori. Fenomeno questo, inspiegabile ed UNICO; mai avvenuto prima e non più previsto per il futuro! (1)

La spiegazione scientifica la dà il solito Paolo Attivissimo (2)

C’è però da aggiungere che questa ricorrenza segna anche la fine del Giubileo Ebraico (che sarà seguito, per decisione di Papa Francesco, da un imprevisto Giubileo Cristiano l’8 di novembre) e che il significato originario di Giubileo è la remissione dei debiti (accumulati peccando).

Sarà quello che tutti stiamo aspettando, per ricominciare a vivere (e a peccare)?

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  1. http://www.notizievangeliche.com/la-luna-sara-mutata-in-sangue/
  2. http://attivissimo.blogspot.it/2015/08/antibufala-luna-di-sangue-il-28.html

Vetrina Italia

Chi ha voluto questa etichetta di Patrimonio dell’Umanità?

Ma i produttori di Barolo, che domande!, quelli che se ne fottono beatamente della cultura, della storia, della letteratura e dei buonismi vari che dovrebbero restituire un’immagine del premiato paesaggio vitivinicolo Langhe-Roero e Monferrato, variegata alla granella di nocciola, accompagnata da vino chinato e dalla lettura di storie di ordinaria imperialità romana e di Resistenza contro i krukki.

Altro che krukki, qui si tratta di Kulaki straricchi che cedono porzioni sempre più vaste del territorio ai miliardari Russi, Cinesi, Angloamericani, Sauditi che sono in grado di acquistare, senza problemi di liquidità, un ettaro di vigna a Barolo spendendo fino a 2 milioni di euro e oltre, facendo elevare i prezzi del vino a dismisura, tanto che a New York, nella brillante Manhattan di Woody Allen, una bottiglia gustata dai luculliani neosuperagiati, può costare fino a 800 dollari! (un’inezia rispetto a un Richbourg  imbottigliato da Henri Jayer nella Côte-d’Or della Borgogna francese che si aggira sui 14000 euro la bottiglia… ma si punta a quelle vette).

E che dire del ritorno in occupazione?

Caporalato in mano ai mercanti di schiavi e permessi di soggiorno lavorativi dell’Est Europa!
Tra le vigne, in questi ultimi giorni di vendemmia, senti parlare in tutte le lingue degli sfruttati, tranne che in italiano.
Mi dice un coltivatore di dolcetto: “Finirà che i padroni saranno loro, (si riferisce a slavi, bulgari, albanesi) che il dolcetto sparirà dai vini venduti all’estero, tutto per i soldi, tutto per l’avidità. I nostri figli non vogliono fare i vignaioli, non vogliono saperne di spezzarsi la schiena, sono trentanni che abbiamo deciso un po’ tutti che conveniva vendere agli stranieri (si riferisce ai paperoni) piuttosto che continuare le tradizioni di famiglia.”

Ma per vendere bene agli stranieri, occorreva entrare nella lista dei paesi baciati dalla Dea Unesco.

Leggi tutto su http://pauperclass.myblog.it/2015/09/24/lunesco-comanda-il-barolo-servito-il-poliscriba/

 

 

Muore giovane chi è caro agli dei

Così dicevano gli antichi Greci, però (nel rispetto del dolore della famiglia) sarebbe interessante saperne di più sulle cause della morte

http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2015/09/21/news/malore-fatale-si-spegne-nel-sonno-a-32-anni-1.12131955?refresh_ce

Sinistra come garante della democrazia

Aristotele definiva la democrazia come il sistema in cui i poveri, che son sempre la maggioranza, governano. In questo senso la Sinistra è la custode della democrazia.ponendo in evidenza come le decisioni che colpiscono la maggioranza devono essere prese dai loro  rappresentanti, nel loro interesse e senza piegarsi alle direttive dei pochi potenti che controllano la maggioranza materiale delle risorse. Democraticizzare l’Eurozona , anche se solo nel senso di portar una dose di democrazia liberale  nell’Eurogruppo potrebbe essere una buona partenza per rinvigorire le sinistre italiane, greche, spagnole e tedesche

Yannis Varoufakis

riportato in http://www.libero-pensiero.net/yannis-varoufakis-sul-suo-blog-accusa-il-corriere-della-sera-di-aver-alterato-una-sua-intervista-il-corriere-della-sera-tace-travolto-da-un-inaccettabile-imbarazzo/

Arriva l’Apocalisse. Siete preparati per sopravvivere?

anche la sopravvivenza è un affare

Hic Rhodus

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Li avrete visti in dozzine di film americani, o in serie televisive come Walking Dead: lo scenario è apocalittico (c’è stata la terza guerra mondiale, c’è un’epidemia di zombie, c’è stata una catastrofe cosmica…) e un gruppetto di coraggiosi sopravvive non solo combattendo il male ma, specialmente, cavandosela in un mondo dove l’acqua è inquinata, l’energia elettrica non c’è più, di Internet e dei telefonini non parliamone neppure!

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Essere italiano

La sua filosofia di vita è vivere cercando di porsi meno problemi possibili e unicamente quelli che  riguardano prima di tutto  la sua persona e  in second’ordine (ma molto in second’ordine)  quelle delle persone a lui care. Tutto quello che esula da questa sfera, è tempo perso,  perché la gente non si cambia e tanto meno il mondo che, nella sua visione, è come un fiume che scorre e scorrerà sempre nel suo letto.  Nella peggiore delle ipotesi ,  potrebbe anche straripare e portare devastazione,  ma a quel punto bisogna  solo sperare  di essere sulla sponda giusta  per non venire travolti.  Chi crede di poter contare qualcosa nella società o è un ingenuo o è qualcuno che ha un qualche interesse a farlo, vedasi i politici di tutti i tipi. (Io faccio parte degli ingenui ovviamente!)  Inutile e dannoso alla propria salute è anche dare le perle ai porci,  perché oltre al danno avrai anche la beffa. La vita  di per sé è difficile,  per cui quando hai fatto il tuo dovere, non hai rotto le scatole a nessuno, non hai rubato, né ucciso, saggezza vuole che tu faccia il possibile per pensare prima di tutto a te stesso,  lavorando  lo stretto necessario per vivere dignitosamente,  divertirti  come più ti aggrada, tenere lontani gli imbroglioni, gli  invidiosi, i calunniatori, gli stupidi, i litigiosi e chi vuole indottrinarti sia politicamente, sia religiosamente. Altra regola fondamentale è non crearti problemi, preoccupazioni o ansie prima del tempo. Se un problema esiste si affronta, se il problema è irrisolvibile si accetta quello che viene e si va avanti. Concentrare la propria vita sulle cose negative già successe o che potrebbero succedere (tipo la morte)è da stupidi. Essere catastrofisti, negativi, pessimisti oltre misura vuol dire essere semplicemente dei masochisti e non aver capito che ” la vita è bella per chi la sa goder”.

Testimonianza autentica di un cittadino, non condivisa dall’autore di questo blog

Tomba di Ferruccio Parri al cimitero di Staglieno

Un consiglio rivoluzionario!

Personalmente suggerirei di astenersi anche dal gioco: salute e portafoglio ne guadagnerebbero…

“Il primo gennaio 1848 i cittadini milanesi proclamarono lo sciopero del fumo. Chi lo aveva promosso sapeva che lo sciopero avrebbe danneggiato, pacificamente ma sensibilmente, le entrate fiscali austriache. Era giorno di festa; al passeggio, eleganti borghesi, noti aristocratici con signore, in carrozza o a piedi, saluti, inchini, scambi di auguri per il nuovo anno, frettolosi e animati incontri tra i giovanotti, operai con l’abito buono. Scene abituali; ma questa volta vi è qualcosa di strano, una particolare ostentazione: gli uomini non fumavano.

I primi a notarlo e a guardarsi intorno sconcertati furono gli ufficiali e i soldati austriaci in libera uscita, mescolati alla folla della festa. Si era furtivamente e capillarmente diffusa la parola d’ordine di non fumare. Dai tanti milanesi insofferenti del governo austriaco era stata accolta con entusiasmo perché era una forma di resistenza con l’arma della non-violenza, provocando solo danno economico alle finanze dell’imperial-regio governo, al monopolio (o “regia”) dei tabacchi. Danno considerevole perché a quel tempo quasi tutti gli uomini e moltissime signore fumavano accanitamente. Quei pochi cittadini male informati che passeggiavano a Capodanno fumando si videro perciò strappare senza complimenti ma patriotticamente il sigaro dalle labbra. E così, nel precoce imbrunire, finì questa strana giornata.

Il 2 gennaio la scena si ripete. La polizia e i compassati militari decisero di reagire con la stessa muta leggerezza dei provocatori: ostentando il fumo. Al passeggio, baffuti soldati austriaci (ma anche croati, ungheresi, sloveni) si presentarono fumando anche due sigari contemporaneamente e soffiando poderose boccate in faccia ai milanesi che con aria di sfida esercitavano il boicottaggio. E cominciarono i primi diverbi tra spintoni e insulti, finché il maresciallo Radetzky decise di intervenire ordinando ai militari di rientrare in caserma. Ai patrioti milanesi parve una vittoria, ma si sbagliavano.

3 gennaio 1848, 4 del pomeriggio: le strade di Milano sono invase da centinaia di soldati della guarnigione. Nelle caserme erano stati distribuiti 30000 sigari, contravvenendo anche a un’ordinanza di Radetzky che da tempo vietava ai militari di fumare per strada. Ma non era più il caso di salvare la forma. Secondo il racconto che farà Carlo Cattaneo, quel giorno lo Stato maggiore aveva dato ai soldati non soltanto sigari in abbondanza, ma “quanto denaro bastasse ad ubriacarli, mandandoli ad attaccar briga in città”. E i soldati, fumando e provocando i cittadini, non si fecero pregare.

Ecco il rapporto di un funzionario del Comune che fu testimone oculare degli incidenti: “Poco dopo le 4,30, si videro molti soldati d’ogni arma radunati sulla nuova piazza del tempio di S. Carlo, ed altri all’imboccatura della contrada del Durino. Ad un tratto due sergenti staccatisi dai due gruppi rispettivi si fecero un segnale, ed i militari sguainata chi la sciabola, chi lo squadrone, chi la baionetta, si posero a far man bassa sull’inerme popolazione colta alla sprovvista”. Per accentuare la violenza, i soldati, dirà Cattaneo, “evitando i giovani, ferivano e uccidevano vecchi e fanciulli”. Infatti, tra i sei morti vi furono un bimbo di quattro anni e un vecchio di settantaquattro. Moltissimi gli arrestati”.

[da Lucio Villari,  Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento, ed. Laterza 2011]

Teste di paglia

” Siamo gli uomini vuoti
siamo gli uomini imbottiti
che appoggiano l’uno all’altro
la testa piena di paglia. Ohimè!
Le nostre voci sono esauste, quando
l’uno all’altro sussurriamo,
son calme e senza senso
come vento fra erba secca
o zampe di topo su bicchieri rotti
nella nostra arida cantina.
Figura senza forma ombra senza colore,
forza paralizzata, gesto senza impulso;
quelli che han traghettato
con occhi dritti all’altro Regno della morte
ci ricordano non come anime perdute
e violente, ma solamente
come uomini vuoti
come uomini imbottiti
…….
E’ questo il modo in cui finisce il mondo
non già con uno schianto ma con un lamento.”
1925 da Thomas Eliot
Paola Paganelli, foto Samaritani

Paola Paganelli, foto Samaritani

Il Reich dell’accoglienza

Come trasformare un colpo basso in una opportunità…

il Simplicissimus

German Chancellor Angela Merkel shakes hands with inhabitants of Duisburg, Germany, when she visits the Duisburg -Marxloh , a neighborhood with a large immigrant population, Tuesday Aug. 25, 2015. (Federico Gambarini/dpa via AP)

Molti si stupiscono dell’improvviso e inaspettato cambiamento della signora Merkel che dopo aver creato in Grecia una sorta di Siria istituzionale adesso apre incondizionatamente ai profughi siriani, in fuga da una guerra cinicamente avviata dagli Usa, ma ampiamente sostenuta sia pure non con le armi  dalla Germania. Potrebbe sembrare incoerente e paradossale, ma non lo è affatto perché la Germania, al contrario di molti altri Paesi europei ormai impoveriti e subordinati, non fa altro che perseguire i propri interessi.

Molti, specie a sinistra, spiegano la grottesca mutazione del centro destra tedesco dalle strizzate d’occhio nei confronti delle manifestazioni xenofobe  all’accoglienza senza remore, con argomenti assolutamente realistici, ma non persuasivi. Certo i profughi aiutano la soluzione dei problemi suscitati dalla denatalità in Germania, superata in questo solo da Giappone e Italia, mentre senza dubbio l’ondata di migrazione contribuirà ad abbassare i salari e aumentare il ricatto sul lavoro. Tutto vero, però vero da molti anni e di certo…

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