E quando le loro sedicenti élites ci vengono a dire in maniera sfacciata: “ Ma no, è solo un’impressione, voi non state realmente soffrendo, voi agonizzate a torto, vedrete che ben presto tutto andrà molto meglio, vi stiamo conducendo verso un avvenire radioso e coloro che affermano il contrario sono dei populisti”, i popoli che invece toccano con mano il contrario cominciano a chiedersi con insistenza: “Ma per quale motivo ci stano mentendo, perché mai continuano a prenderci per dei cretini?”
Da questo a porsi la buona domanda: “A chi giova il crimine?” non c’è che un solo passo. Alcuni stati hanno già passato questo limite ed hanno fatto rinascere le frontiere.
La Menzogna minacciata resiste: “Non fate questo sciagurati: così andate incontro alla povertà! La libera circolazione di tutto e di tutti è la condizione essenziale per la prosperità!”
Ma i popoli insolenti non tarderanno a rispondere: “Sì la prosperità ma di chi? Tutto quello che noi riusciamo a vedere è la libera circolazione delle guerre che noi non vogliamo assolutamente e che ci sono del tutto estranee. Questo vuol dire per noi posti di lavoro perduti a causa della delocalizzazione e che sicuramente a voi risultano molto più economici, ed anche salari spinti drasticamente in caduta verso il basso a causa della concorrenza dei migranti clandestini e dai lavoratori distaccati. Ma vuol anche dire la nostra previdenza sociale, nata dalla solidarietà nazionale, amputata a beneficio di chi non versa contributi e minata dalla riduzione delle risorse a disposizione degli istituti mutualistico previdenziali. E poi ci sono anche i nostri figli ed anche i nostri migliori cervelli che scappano all’estero alla ricerca di impieghi qualificati che il loro paese non può più offrigli. E tutto ciò a vantaggio di chi?”
Julius Muzart
estratto da http://www.maurizioblondet.it/sua-maesta-la-menzogna/
La tecnocrazia che ha preteso di sostituire i governi s’è tramutata in un’altra versione di quei “pazzi e mascalzoni” che era nata per scongiurare: una burocrazia arrogante ed irresponsabile verso le nazioni, le società e i popoli che non “governa”, ma che “gestisce” con perfetta insensibilità verso le sofferenze dei sottoposti, secondo un piano ideologico e concezioni preconcette. Una entità che lascia governare da una parte “il mercato” e dall’altra la Banca centrale, supposti meccanismi oggettivi e neutri, a tal punto che non si vuole – né si sa più, temo – governare per far crescere i popoli fra gli scogli e gli imprevisti della storia: i concetti di “giustizia sociale”, previdenza, “redistribuzione”, non entrano più nel discorso politico, sostituiti dalla promozione di “diritti arcobaleno”. E’ una oligarchia dove, mancando per negazione delle sovranità luoghi di mediazione politica certa, gli stati potenti opprimono gli stati deboli, senza alcuno scrupolo, né possibilità di difesa.
http://www.maurizioblondet.it/la-defazione-che-porto-ad-hitler-e-quella-doggi/
Dunque abboccate pure, giornalisti, alla lista delle notizie che fanno piacere al cerchio magico della NATO! Non abbiate schiena dritta! Bevetevi di tutto, e soprattutto, fatelo bere alle masse! Magari evitate di raccontare che in Ucraina i nazisti protetti dagli apparati repressivi dello Stato danno una caccia spietata e assassina agli oppositori più eminenti, uccidendoli senza che voi scriviate un solo rigo, nemmeno quando le vittime sono vostri famosi colleghi. Oppure continuate pure a nascondere la repressione selvaggia di Erdoğan sul giornalismo turco, non sia mai che la vostra narrazione atlantista ne risenta.
http://www.controinformazione.info/occidente-i-media-al-polonio/
Rudolf Steiner, che dichiara espressamente che la menzogna e l’inganno sono la regola da parte dei poteri forti. Più volte nelle sue conferenze ha esortato i ricercatori spirituali a tenere gli occhi aperti di fronte agli inganni delle élite. Parlando della prima guerra mondiale afferma espressamente: “Sono convinto che uno dei motivi principali per cui una tragedia come quella che accade oggi può abbattersi sul mondo, sta nel chiudere gli occhi davanti a queste realtà e nel parlare di quello che accade su basi del tutto inadeguate. Infatti anche di fronte ad eventi così grandi ognuno dovrebbe iniziare dalla conoscenza di sé”. (ibid.) Spesso infatti certe verità non vengono rifiutate – o semplicemente evitate – solo da parte di persone che non hanno voglia di approfondire le cose o sono troppo condizionate dalla propaganda mediatica, ma anche da chi, come ricercatore spirituale, avrebbe le capacità ed il dovere di utilizzare un pensiero libero per indagare gli eventi del mondo che gli sta intorno. A questi ultimi si rivolge Steiner con queste parole: “E un frammento di conoscenza di sé è anche sapere che, nel momento in cui si dice: ‘Cose simili non ci riguardano, vogliamo solo sentir parlare di fenomeni occulti’, in questo momento si rafforzano, anche se in piccolo, quelle forze che, articolandosi in tutte le loro diramazioni e assommandosi, portano a catastrofi come quella che viviamo oggi”.
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=53822