il romanzo è il genere che, conquistando la capacità di narrare qualsiasi storia in qualsiasi modo, arriva a raccontare, con una ricchezza e un peso inediti, l’esistenza delle persone come noi, cioè qualcosa che per i moderni è diventato cruciale e che fino a quel momento aveva avuto un posto minore nella società e nella cultura europea.
Guido Mazzoni in “I nomi propri e gli uomini medî ”
Speriamo di avere ancora i romanzi per qualche tempo. Perché i videogiochi li stanno minando, proponendo proprio alcune versioni semplificate dei miti e delle epopee. Esempio: il videogioco “Inferno”, all’apparenza basato su quello dantesco, vede Dante armato di tutto punto che scende all’inferno e a colpi di mitraglietta libera Beatrice dai diavoli. Ora, questo è Orfeo vincente e impoverito; ma questo gli studenti conoscono, mica Huckleberry Finn.
Il romanzo è la storia dei tanti sofferenti che la storia ignora (perché se ne frega). Il videogioco è la storiella per i tanti gaudenti che beatamente ignorano la storia (perché se ne fregano).
Andrea Malaguti