Il fatto è che il lavoro fa paura alle oligarchie dominanti: esso conferisce forza, pensiero, colleganza, sapere, senso della dignità e dei diritti che sono potenzialmente pericolosi per il potere, mentre l’elemosina – come al tempo della decadenza imperiale romana – rende docili e dipendenti, servi ancorché senza servizio.
Troppa spesa pubblica in investimenti e welfare, troppi diritti per i lavoratori, troppe tasse per le aziende, troppo poche per i poveracci questa era la ricetta dell’imprenditore Sipila per vincere le elezioni del 2015 comprendente alcuni capisaldi della bibbia liberista, un obbedisco all’Europa per quanto riguardava il rapporto debito -pil e veniva presentata come la sola strada praticabile del Paese per uscire dalla crisi e rilanciare l’occupazione pur rimanendo nell’area euro.“Vi prometto che creerò almeno centodiecimila posti di lavoro (in rapporto agli abitanti è anche più del milione di Berlusconi n.d.r), ma allora dobbiamo accettare tutti riforme dolorose”. Gli hanno creduto e adesso sono guai grossi perché purtroppo le bibbie dicono troppe sciocchezze e deludono gli sforzi dei fedeli ai quali, impoveriti, non rimane che ribellarsi o credere ancora di più nell’impossibile: a un anno e mezzo di distanza la situazione è talmente marcita che in estate governo e sindacati…
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Sono sempre di più i partecipanti a talent, quiz, ma anche le comparse della collera popolare nei talkshow che alla domanda: che lavoro fai, si vergognano di ammettere la condizione di disoccupato e, se non sono piloti di drone come ha rivendicato un orgoglioso giovanotto tempo fa, rispondono: sono nell’accoglienza, faccio il manager nel comparto turistico, proprio come cervelli in fuga in pizzerie londinesi, forse gli unici desiderabili e tollerati che sfuggiranno al giro di vite, perché è poi quello che qui e altrove i padroni vogliono. Contare su incompetenti e ignoranti, su umiliati e ricattati, su dequalificati e frustrati, su espulsi e mai entrati nel mercato, ugualmente condannati a entrare nelle file dell’esercito della flessibilità, quella che garantisce l’occupazione e non il posto, il profitto e non le garanzie.
https://ilsimplicissimus2.com/2016/10/06/affittacamere-con-svista/
LA REALTA’ ITALIANA DI ROBERTO PECCHIOLI
Intanto, dai giornali apprendiamo che il referendum costituzionale di dicembre è stato scritto sotto dettatura di JP Morgan, una banca d’affari che sembra avere in pugno il “nostro” governo. Vero, professor Monti, che hai pagato alcuni miliardini, quelli sì nostri, di penale per i derivati sottoscritti presso i benefattori in grisaglia e cravatta Regimental ? Il ministro Padoan litiga accanito su pochi decimali di PIL, ma intanto, in termini reali il Prodotto Lordo è diminuito di almeno il venti per cento in pochi anni e continuiamo a pagare 70 miliardi di euro, pari all’ 7/8 per cento del bilancio statale per interessi sul debito a benemerite istituzioni come le grandi istituzioni finanziarie e bancarie internazionali.
Fortunatamente, il governo sa bene quali sono i problemi che agitano i nostri sonni: infatti il ministro della Difesa, la fascinosa signora Pinotti, ha annunciato porte aperte nelle forze armate per gli omosessuali . Chissà se godranno di facilitazioni di carriera tipo le quote rosa. La stessa onorevole sposerà personalmente due lesbiche genovesi, Pamela ed Elisabetta. Auguri e figli maschi. Ah, no, questo non si può più dire. Ma insomma, se vorranno, anche le due ragazze unite per la vita – o sino a quanto parrà a loro- dall’ossigenata ministra genovese potranno avere dei figli, o meglio figlie, date le circostanze . La Cassazione non avrà difficoltà ad autorizzare: il padre, giustamente non conterà nulla, poiché avrà solo donato o venduto il suo seme, e Pamela sarà la madre A ed Elisabetta la madre B. Così hanno già sentenziato di recente.
http://www.maurizioblondet.it/aeroporto-italia-va-viene-resta/
La influente organizzazione ILGA (International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association), si trova a promuovere in questo periodo una notevole sovvenzione diretta a “migliorare la diffusione ” della LGBT nella società civile. Nonostante il fatto che il progetto di sovvenzione sia stato sviluppato dal ramo europeo della organizzazione LGBT, una precondizione della sua concessione di sovvenzioni è stata quella di promuvere questa ideologia verso l’Eurasia. Vi sono state informazioni per cui si è inteso che le azioni dei beneficiari devono essere mirate vesrso la Russia, l’ Armenia e lì Azerbaiyán, la Bielorrusia, la Georgia, e l’ Ucrania, questo significa verso tutti quei paesi che giustamente sono ancora ancorati ai valori tradizionali. Oltre agli ucraini, compresi i cittadini della Georgia, tutti questi in realtà non risulta che abbiano fretta di essere “eurointegrati” nonostante le attività dei Governi. C’è di più: una condizione importante per ottenere le sovvenzioni, è quella che il programma el destinatario non debba essere una associazione degli stessi LGBT, ma piuttosto “associazioni che non abbiano nulla a che vedere con la comunità degli LGBT”.
http://www.controinformazione.info/lerurasia-sotto-attacco-dalla-lobby-lgbt-sostenuta-da-soros/
Una volta credevo che la consapevolezza della verità portasse all’azione. Ora non più. Vedo, anzi, che la verità, evidentissima, viene accuratamente negata in luogo del rassicurante tepore dei pregiudizî.
Solo un implosione del sistema può donarci un barlume di speranza.
Da noi non è lecito aspettarsi niente.
Continueremo a vivere a spanne, un po’ cialtroni un po’ barricaderi da tastiera. Qualcuno, più avvertito degli altri, durante l’alta notte, si chinerà sui corpi dei padri e delle madri che riposano leggeri; farà questo con cautela, furtivo come un ladro, sospeso fra tenera nostalgia e interessata sollecitudine. Vuole sincerarsi disperatamente della regolarità di quel respiro, ultimo baluardo a una realtà senza preoccupazioni, lontano dai mostri di ogni giorno.
http://pauperclass.myblog.it/2016/10/14/il-respiro-dei-nostri-padri-alceste/