Storie di ordinaria ignoranza

Penso che ci si potrebbe riempire un libro; ad ogni modo iniziamo con questa:

E’ uscito di strada con il camion al suo primo giorno di lavoro e, per non fare brutta figura con il datore, ha inventato di essere stato rapinato del mezzo nel parcheggio esterno di un supermercato a Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano. Una ricostruzione che i carabinieri hanno però ‘smontato’ denunciando per simulazione di reato il camionista, un 43enne residente a Scandiano che ha continuato a negare ogni responsabilità.
L’allarme al 112 è arrivato verso le 21 di ieri, quando l’autista ha chiesto aiuto ai dipendenti del market dicendo di aver subito una rapina. Ma il Gps installato sull’autotreno ha smentito la sua ricostruzione del percorso e ha permesso ai militari di recuperare il mezzo, finito fuori strada dopo che per errore il conducente aveva imboccato una carraia che conduce al fiume Enza. L’uomo non è più riuscito a riportare il veicolo sulla strada e ha raggiunto a piedi il supermercato, raccontando, riporta l’Ansa, la rapina.

Altre le trovate nei commenti, ma questa merita la prima pagina:

Lo ha atteso e poi lo ha aggredito a sprangate, ferendolo, per poi fuggire con il telefonino della vittima. Ma ha fatto poca strada l’aggressore di un 31enne di Ravarino colpito sabato scorso nella cittadina. L’autore della violenza è un coetaneo, un ragazzo di 32 anni residente a Ravarino che – secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri che dopo pochi giorni di indagine lo hanno individuato – cercava nel telefonino del 31enne le prove della relazione con sua moglie, e che non ha esitato a usare violenza contro il malcapitato. Il 32enne è stato denunciato.

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7 pensieri su “Storie di ordinaria ignoranza

  1. Il capitale non vuole vedere teste pensanti, esseri umani dotati di identità culturale e di spessore critico, consapevoli delle loro radici e della falsità del tempo presente: vuole vedere ovunque il medesimo, cioè atomi di consumo senza identità e senza cultura, in grado di parlare unicamente l’inglese dei mercati e della finanza.
    Diego Fusaro

  2. “Non parcheggiate davanti alla nostra caserma”. E’ la richiesta dei Vigili del Fuoco di Finale Emilia, che vedono i posti auto loro assegnati su via Montegrappa regolarmente occupati da chi non ne ha il diritto. E c’è anche chi li manda a quel paese quando chiedono di spostare il mezzo. La pazienza è finita, fanno sapere, per cui da adesso in poi invece di andare a cercare chi ha parcheggiato male chiameranno la Polizia Municipale per fare le multe. Ecco cosa scrivono i pompieri finalesi.

    vigili-del-fuoco-via-montegrappa-finale-emilia“Purtroppo dobbiamo rilevare che continua il malcostume da parte di alcuni di utilizzare i parcheggi antistanti la nostra Caserma ed a noi riservati. Ricordiamo a tutti che:
    1) Il nostro servizio si basa non solo sulla presenza in distaccamento ma anche su servizi cosiddetti “a campanella”, ovverosia si risponde da casa tramite il radiotelefono, pertanto non è detto che, se non vi sono nostre macchine parcheggiate, il distaccamento non sia operativo;
    2) Il nostro è un Servizio di Soccorso Tecnico Urgente, pertanto la velocità di uscita è fondamentale: occupare i nostri spazi per risparmiare qualche metro a piedi potrebbe compromettere la velocità del soccorso, senza contare che potrebbe anche assumere la configurazione di reato;
    3) Il personale VVF in divisa e nell’esercizio delle proprie funzioni è un Pubblico Ufficiale pertanto, come purtroppo è successo, mandarlo “a quel paese” quando chiede di spostare le macchine parcheggiate nei nostri spazi, oltre che un atto di estrema scortesia potrebbe anche configurare un reato.

    Dato il ripetersi dei comportamenti di cui sopra, pur non avendola mai chiamata in atto e avendo sempre preferito chiedere “bonariamente” agli occupanti non autorizzati di spostare le macchine, ci vediamo quindi costretti a chiedere che venga fatta rispettare l’Ordinanza 46 del 10/02/2016, che appunto riserva al personale del Distaccamento n° 3 Posti (e che si allega al presente), pertanto comunichiamo a tutti che d’ora in poi, in presenza di vetture parcheggiate nei posti a noi riservati, non procederemo più a cercare i proprietari per farle spostare, ma attiveremo immediatamente le Forze dell’Ordine richiedendo l’applicazione delle sanzioni previste dal CdS.

    Ci scusiamo con tutti i finalesi, ma crediamo che, dato il malcostume ed il menefreghismo di chi continua a non voler rispettare il nostro lavoro, sia per noi ormai irrinunciabile procedere “con le cattive”, proprio per garantire ai finalesi un servizio di soccorso rapido ed efficiente in caso di bisogno”

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  3. Chi non ricorda, infatti, gli strali di Umberto Eco contro il popolo “ignorante” quando Silvio Berlusconi vinse le elezioni nel 1994? Oppure il professor Asor Rosa che invocava addirittura un golpe per spodestare quello che definiva “un gruppo affaristico-delinquenziale” regolarmente eletto? E’ davvero strana la doppia visione di questa sinistra salottiera ormai scollata totalmente dal mondo reale: quando il popolo vota e la pensa come loro, allora essi lottano col popolo, parafrasando lo stesso Eco, e quindi le masse sono colte, vanno ascoltate e soprattutto rispettate; se invece le stesse si pongono in antitesi con la loro visione allora giocoforza sono populiste, becere, ignoranti e soprattutto vanno rieducate.
    http://www.controinformazione.info/la-sinistra-vorrebbe-esami-per-votare-e-lo-ripropone-ogni-volta-che-perde-alle-elezioni/

  4. Per chi desiderasse opporsi, sotto c’è un fac simile di ricorso.

    Ricorso avverso atti presi dall’amministrazione provinciale di Savona

    Al Prefetto della Provincia di Savona

    Io sottoscritto nato a il e residente in via numero civico chiedo che vengano annullati gli atti:
    – prot. num.
    – prot. num
    – prot. num.

    (allegati in copia), ossia Verbali di Accertamento di Violazione del Codice della Strada, emessi dalla Provincia di Savona, giacché, vista la giurisprudenza in materia:

    Art. 142, comma 6 bis (Codice della Strada)
    6-bis. Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’interno.

    Il Ministero dell’Interno ha emanato, in data 14 agosto 2009, la Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade:
    “L’informazione sulla presenza della postazione di controllo sia fissa che mobile deve essere fornita attraverso la collocazione di idoneisegnali stradali di indicazione, anche a messaggio variabile, che possono essere installati, in via provvisoria o definitiva, ad adeguata distanza dal luogo in cui viene utilizzato il dispositivo secondo le indicazioni del decreto ministeriale 15 agosto 2007”.

    “I segnali stradali e i dispositivi, di segnalazione luminosi devono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità, e in modo da garantirne il tempestivo avvistamento, in relazione alla velocità locale predominante (articolo 2, decreto ministeriale 15 agosto 2007)”, non importa se si tratta di segnaletica temporanea/provvisoria/mobile ovvero definitiva/fissa.

    Una sentenza della Cassazione Penale del 13.03.2009 n. 11131, indica che “la distanza del cartello di preavviso non debba essere inferiore a 400 metri, idonea a segnalare con adeguato anticipo la postazione di controllo in modo da garantirne l’avvistamento tempestivo e permettere così all’automobilista di conformare la propria condotta di guida alla velocità prescritta, in un tratto di strada dove debbono essere assicurate le ragioni di sicurezza poste alla base del decreto Prefettizio che autorizza l’uso della apparecchiatura senza obbligo di contestazione”.

    Qual è la situazione nel luogo del rilevamento?

    In direzione San Giuseppe di Cairo-Cengio (in salita) c’è un rilevatore di velocità, funzionante, con display che indica la velocità del veicolo, poi un cartello a 150 metri circa dal punto del rilevamento, che è segnalato.
    In direzione Cengio-San Giuseppe di Cairo (in discesa), invece, non c’è nulla di nulla ed il display che indica la velocità del veicolo non funziona da anni!

    Pertanto, Le chiedo d’intervenire in questa ingarbugliata matassa operando l’unica cosa sensata: annullando i provvedimenti, sopra citati, presi nei miei confronti dall’“amministrazione provinciale di Savona”, giacché non sono stati rispettati i dettami di legge riguardo i cartelli indicatori, le distanze di collocazione ed i tempestivi avvertimenti nei confronti dell’automobilista.
    La saluto e la ringrazio

    Data

    Firma
    http://carlobertani.blogspot.com/2016/11/ma-se-un-tornado-se-li-portasse-via.html

  5. Grillo non desidera che i suoi fantaccini, al fronte parlamentare, crescano e diventino grandi: questa è la differenza fra un attor comico ed un insegnante. Il secondo sa bene che giungerà un momento nel quale dovrà salutarli, e chiudere loro la porta della nuova classe in faccia quando torneranno a trovarlo, perché non sono più affar suo. Al massimo, una bicchierata al bar: scuola? Finito: non possiamo ricreare falsamente il rapporto di prima, oggi vi hanno dichiarati maturi, andatevene.
    http://carlobertani.blogspot.com/2016/12/dilettanti-allo-sbaraglio.html

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