Il buffet

 Costringete una ventina di italiani in una camera confortevole, intratteneteli qualche minuto con una manfrina qualsiasi e poi, come Pavlov, scandite le parole fatali: “Ora rilassiamoci! Alle vostre spalle, signori, è il ricco buffet offerto dalla ditta Sorcimorti con la collaborazione dell’associazione Idioti in Marcia … Buon appetito!“. Arduo descrivere i quadri espressionisti scatenati da tali parole, in apparenza innocenti. Qui non è in essere né la fame né l’appetito né la voglia di assaggiare alcunché, bensì la regressione a livelli protozoici. La ressa al banchetto, gli spintonamenti per qualche tramezzino rancido, i duelli per un mezz’etto di pasta fredda ammollata da salse immonde, il brancicamento disperato per un crostino indurito; e poi, messe al sicuro, su piatti enormi, enormi quantità di cibo scadente (involtini, bruschette, pizzette gelide, melanzane marinate, olive industriali, pezzi di gommoso formaggio), ecco, improvviso, cala il silenzio, quasi che un araldo della dissoluzione fosse lì presente a dare la squilla: è un silenzio di morte, interrotto da decine di grufolamenti, senza distinzione di sesso: occhi strabuzzati, lingue lorde di bolo che schioccano, manducazioni frenetiche, ingollamenti veloci e furtivi, quasi vergognosi, ma rigurgitanti di un doloroso godimento; i conversari si fanno brevi, simbolici, attuati a forza di grugniti, con ammicchi e approvazioni mute, le teste su e giù a dir che, sì, va bene, tutti ingobbiti, all’impiedi, col mento nel piatto di plastica bisunto, ultimo territorio del proprio Io, da difendere gelosamente, casomai qualcuno avesse a rubare quelle delicatessen di risulta; gli occhi, gonfi per lo sforzo, saettano qua e là, come aghi di bussole in una tempesta magnetica, le glottidi scandiscono vibrando la foia dell’orgia, da consumare subito, senza attese e preliminari. In pochi minuti si raggiunge il picco, in un orgasmo incontrollato, quindi la tempesta s’acquieta, ecco la detumescenza, le bottiglie vuote e i bicchieri di carta si ammassano come fanti caduti in una trincea insensata, gli stomaci struggono cattivo alcool e bocconi interi (la masticazione, infatti, potrebbe ritardare il godimento dell’ingurgitazione compulsiva), inizia la peptonizzazione, il metabolismo si fa pitonesco, s’acquietano le voglie, ci si sente soddisfatti, il piacevole calore che segue l’intorpidimento imprigiona le membra: anestetizzati, istupiditi, pesanti, appagati, gli eroi si abbandonano su sedie di plastica, strapuntini e divanetti Ikea top class, pregustando amari e caffè, rimirando, come de Sade rincoglioniti e compiaciuti, lo sfacelo di quelle efferatezze, dai cumuli di tovaglioli macchiati orrendamente alle tovaglie insozzate; i dialoghi tornano a rifiorire, a toni più bassi, si parla di tutto e di nulla, senza dare importanza alle parole, questi carapaci di un animale ormai putrefatto, la palpebra cala leggermente, si ride, le fattezze arrotondate dall’imbecillità garantita dal rilassamento sfinterico e cerebrale (di cosa si rida non si sa), i sillogismi si sfasciano nell’ebetudine della peristalsi laddove le premesse e le conclusioni – del tutto gratuite e di cui a nessuno frega qualcosa – si miscelano in bocca coi primi gas prodotti dai corpi in disfacimento.

Credono di godere, ma hanno voglia di piangere, vorrebbero emendarsi, ma hanno liquidato il proprio dio, vorrebbero disciplinarsi, ma i maestri sono tutti morti.

Il gioco del Potere: scatenamento delle pulsioni primarie deprivate d’ogni vestimento civile e rese serve del Nulla. A tutto questo gli idioti in marcia recano il nome di Libertà. Il delicato castello culturale e storico dell’Italia pervertito a manicomio di massa.

http://pauperclass.myblog.it/2017/05/03/idioti-in-marcia-la-merde-alceste/

2 pensieri su “Il buffet

  1. “Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta”. Leonardo da Vinci

  2. Panem et circenses
    1, 2, 3, 4 giugno 2017
    Ferrara – Piazza XXIV Maggio – Acquedotto

    Per 4 giorni cibo, birre artigianali e world music

    Programma

    CIBO e BIRRA
    Toscana: Hamburger di Chianina, Lampredotto, Cinta Senese
    Emilia Romagna: Gnocco Fritto, Pesce alla Griglia
    Calabria: ‘Nduja, Salsiccia Calabrese
    Marche: Olive Ascolane
    Puglia: Bombette, Panzerotti Fritti, Burrate, Orecchiette, Pasticciotto
    Veneto: Birrificio Artigianale Lorenzetto, Piccolo Birrificio Ateo
    Abruzzo: Arrosticini
    Campania: Pizza Fritta, Mozzarella di Bufala alla brace
    Liguria: Farinata, Focaccia genovese
    Lombardia: Sciatt della Valtellina
    Sicilia: Pane Ca’ Meusa, Arancine, Cannoli, Stigghiola
    Piemonte: Birrificio Barbanera
    Dal Mondo: Paella, Churros, Tacos Messicani, Carni Argentine, American BBQ
    Vegan Food, Cibi senza Glutine
    Per quanto riguarda la programmazione musicale, curata da Estragon, storico club bolognese, si prevedono concerti dal vivo e dj sets per allietare il pubblico presente con artisti italiani e stranieri, fra cui una guest star d’eccezione dalla Spagna: Sergente Garcia. E per gli appassionati del grande calcio, sabato sera alle 20.45 sarà trasmessa su schermo gigante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.

    Orari

    Giovedì 1 giugno dalle 12.00 alle 24.00.
    Venerdì 2, sabato 3 giugno dalle ore 12.00 alle 24.00.
    Domenica 4 giugno dalle ore 12.00 alle 23.00.

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