La irresistibile tendenza ad agglutinarsi davanti a qualunque maxi schermo e a cantante pop o sagra, è condivisa dalle masse in tutto l’Occidente, specie (ma non solo) giovanili. Può esser dovuta nei giovani, ma anche nei trentenni o quarantenni millennials, alla sensazione (ahimé fondata) di vuoto ontologico. Alla oscura angosciosa consapevolezza di non ”essere”, che si cerca di placare con un surrogato, l’”esserci”: essere là dove sono tutti i coetanei poco essenti, fare le loro stesse cose nello stesso momento. Nell’agglomerarsi degli italiani mi sembra però di vedere un sovrappiù, molto più antico. Quello di cui già parlò Leopardi: “Tutta vestita a festa, la gioventù del loco…per le vie si spande – e mira ed è mirata e in cor s’allegra”.
L’italiano d’oggi fa tanta fatica ad essere un uomo all’altezza del moderno e della sua complessità, che quando può cerca di affondare il suo quasi inesistente Io nell’antico rito paesano-cafonesco, meridionale e contadino dello “struscio”. Allora è beato, e in cor s’allegra: oggi come nell’800. Il punto è che in una grande città, uno struscio di 30 mila sopravvenuti diventa qualcosa d’altro, e comporta dei rischi che il villan rifatto non è in grado di valutare.
So quel che dico. Ormai da una vita vedo rigurgitare nell’italiano collettivo questo riflusso rurale, anzi bracciantile, e mi domando: dopo un secolo di sviluppo industriale, dopo essere stati la quinta potenza economica, come mai questi sembra che abbiano appena lasciato la vanga, abbiano ancora le scarpe nella zolla e si siano ripuliti i calli dal terriccio? E’ un mistero. E’ un sedimento di contadineria, che bisogna riconoscere ineliminabile, dopo tanto sviluppo.
A che domande mai possono rispondere le vittime del disastro scolastico, quelle che hanno visto progressivamente trasformarsi la scuola in addestramento al lavoro e hanno visto ridursi l’università a istituto tecnico affinché possano dotarsi di un pezzo di carta che vale meno dei vecchi diplomi, ma in compenso soddisfa remoti e persistenti narcisimi? Cosa si può spremere da un mondo che organizza corsi per cose che un tempo era semplice e facile imparare da soli grazie alle abilità multipotenziali che creava l’educazione scolastica?
https://ilsimplicissimus2.com/2017/06/10/orror-quiz/
Occorrerebbe ripulire questo parlamento con getti potenti di acqua e schiuma disinfettante, come le stalle di Augia; non basta però , macerie impietrite, scorie e rifiuti solidificati richiederebbero lanciafiamme e dinamite. Non è il caso di sognare. Ma è solo per farvi notare che questo popolo è smarrito, istupidito oggi più di ieri, non per caso.
http://www.maurizioblondet.it/un-altro-rudere-si-aggiunge-un-parlamento-solo-scorie/
Festa sospesa a Camposanto, 300 persone fatte spostare a Bologna. E’ accaduto sabato sera, quando nella vasta area esterna con piscina di un locale di via Panaria Est si stava svolgendo il Twilight Heroes, una due giorni di musica organizzata a partire da sabato pomeriggio che ha attirato a Camposanto più di 300 persone provenienti da tutta Italia. Il programma, diffuso anche via Facebook, avrebbe dovuto prevedere due piste con musica diversa, psy trance e tekno. Durante la notte si sarebbero dovuti tenere spettacoli di giocoleria e musica chill out. Era in programma di allestire l’area cinema e lo spazio grigliate e di dare la possibilità a chi lo volesse di fermarsi direttamente lì per la notte, dormendo in tenda: la musica sarebbe ripartita la domenica mattina alle ore 10 per poi andare ancora avanti per tutto il giorno e la sera, fino alle due di lunedì.
http://www.sulpanaro.net/2017/06/festa-sospesa-panaria-300-persone-fatte-spostare-bologna/