Tu per chi tieni?

Ricordo perfettamente la prima volta che mi fecero questa domanda: ero davanti alle scuole elementari in attesa di entrare in classe, probabilmente era un lunedì, e le discussioni vertevano tutte sul calcio; la domanda mi colse alla sprovvista, visto che io non mi ero mai interessato alla cosa, e così dissi la prima squadra che mi venne in mente.

Da allora però, per non farmi trovare impreparato, mi premurai di seguirne i risultati e, per abitudine, lo feci fino al 1970, quando le vicende calcistiche smisero definitivamente di interessarmi.

Questo per dire che l’atteggiamento degli italiani verso la politica è analogo: in questi giorni seguono le cronache del loro partito preferito con lo stesso spirito di parte senza neppure la giustificazione di una partita che ne fissi inequivocabilmente il punteggio.

La contraddizione è che ormai nessuno va più allo stadio (lo dimostra la crescente astensione alle elezioni) ma non rinuncia a sprecare i suggerimenti su come condurrebbe lui la squadra.

Intanto chi gestisce il campionato aspetta l’esito, tanto, chiunque vinca, non cambia nulla.

2 pensieri su “Tu per chi tieni?

  1. Affari, solo affari, lo sport, l’agonismo, la sana rivalità non contano più nulla. Anzi, si formano veri e propri gruppi con al vertice agenti di calciatori, o procuratori sportivi che rappresentano centinaia di atleti e decine di allenatori e persino dirigenti sportivi, pilotando quindi il mercato del lavoro – sono tutti professionisti- con forti sospetti di conflitto di interesse e manipolazione. Nell’ombra, poi, agisce anche il sistema delle scommesse, che ha completamente stravolto il panorama di ciò che gravita attorno al calcio. In ogni città, quartiere, paese e centro commerciale si può scommettere legalmente su risultati, reti, punteggi delle gare, rigori segnati o parati, ma la fetta maggiore è sicuramente gestita dalla criminalità. Scandali ne sono stati scoperti diversi, di altre situazioni si sussurra, così come si mormora che l’irruzione dei fondi d’investimento celi il riciclaggio di danaro sporco, faciliti le combine tra i soggetti manipolabili – o ricattati-, gli scambi di favori illeciti sul campo tra chi dipende, in fondo, dagli stessi padroni, nonché la tratta vergognosa di tanti giovanissimi.
    http://www.maurizioblondet.it/calcio-finanza-potere-pallone-bolla-gonfia-scoppiare/

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