A Mansfield (Regno Unito), l’angolo dello shopping arcade dove si agglomeravano i teppisti adolescenti a sbevacchiare e insultare, è stato fornito di illuminazione a luce rosa – che esalta i brufoli dell’acne; unita alla diffusione di musica classica strumentale, che i giovanissimi aborrono, ha il potere di respingerli infallibilmente. Nottingham ha illuminato a luce rosa due sottopassi che erano diventati il covo permanente di due bande giovanili, e quei parassiti sono scomparsi, rendendo i sottopassi di nuovo sicuri.
Geniale l’illuminazione a luce blu nelle toilettes pubbliche: rende impossibile ai tossicodipendenti usarle per iniettarsi la dose, dato che non riescono a vedersi le vene.

La città di Glasgow ha cambiato l’illuminazione delle strade adottando lampioni a luce blu, con l’intenzione iniziale apparire più chic: con e si è accorta che l’effetto è stata una riduzione impressionante” della piccola criminalità. La città giapponese di Nara ha adottato le stesse luci blu ottenendo lo stesso risultato; un sottopasso di una tangenziale di Tokio, illuminato a luce blu, ha visto ridursi gli incidenti d’auto. La stazione Gumyoji di Yokohama era sinistramente famosa per il numero di suicidi che si gettavano sotto il treno saltando dalla piattaforma, con deplorevole danno della regolarità del servizio; dall’adozione di luci blu, nessun suicidio è più avvenuto.
estratto da https://www.maurizioblondet.it/arredo-urbano-ostile-lera-plutocratica/
Gli abitanti del 10mo e 19mo distretto hanno richiesto il mese scorso a gran voce un nuovo centro per gli immigrati, sottolineando lo stato malsano in cui questi immigrati sono lasciati a loro stessi: per “proteggersi” dai litri di urina che inondano le zone nelle quali sono accampati i richiedenti asilo, ai quali l’assistenza è garantita unicamente da volontari mentre lo stato francese guarda chissà dove, vogliono persino sottoscrivere collettivamente la costruzione di una barricata. “Questo sistema distrugge il nostro distretto, l’immagine dei richiedenti asilo e i loro diritti. Andrebbe trasformato per aiutare queste persone a ritornare normalmente nelle loro nazioni. Se ciò non sarà fatto entro la fine dell’anno, il nostro gruppo inizierà uno sciopero della fame” ha dichiarato a RussiaToday Pierre Vuarin, portavoce dell’associazione dei residenti del quartiere. I numeri degli immigrati a Parigi sono cresciuti a dismisura, soprattutto dopo la chiusura del centro di Calais ad agosto dello scorso anno. Ci si domanda, ragionando senza orpelli pregiudiziali, sino a quando la Francia potrà accogliere e sino a quando le infrastrutture, i quartieri e le città reggeranno sotto il peso di una fiumana infinita di persone in fuga dai conflitti spesso causati dallo stesso Occidente in Siria e Afganistan?
https://www.controinformazione.info/leuropa-occidentale-e-in-ginocchio-poverta-droga-immigrazione-incontrollata-assenza-di-stato-sociale/
l fenomeno delle gang islamiche sta cambiando il volto delle pacifiche e ordinate società del nord Europa. In particolare la Svezia, che da anni affronta un gravissimo problema di governo di alcune zone off limits delle grandi città, dominate da gang di giovani immigrati di religione islamica. A quanto riporta Zero Hedge, la situazione è così esplosiva che il governo svedese si sta organizzando per dispiegare l’esercito e distribuire manuali di autodifesa ai propri cittadini.
http://vocidallestero.it/2018/01/25/la-svezia-va-alla-guerra-civile-il-governo-si-prepara-a-schierare-lesercito-nelle-no-go-area/