Il Manifesto (e non solo): le simpatie neocolonialiste della “sinistra” imperiale finalmente smascherate
di Omar Minniti – 23/01/2019
Fonte: L’Antidiplomatico
A Di Maio, Di Battista, ai 5 Stelle ed al governo Conte va riconosciuto un grande merito, che resterà tale indipendentemente dai risultati amministrativi: quello di aver fatto venire a galla, senza più alcuna copertura, le simpatie neocolonialiste della “sinistra” imperiale al gran completo, da Il manifesto a Rifondazione, da Pap a molti centri sociali, passando per filosofi presunti “marxisti” ed i cacciatori di rossobruni.
Quella in difesa del Franco Cfa e delle ingerenze di Macron in Africa è stata una levata di scudi corale e coordinata. Nemmeno i fogli vicini al governo di Parigi e le veline diramate dalle ambasciate del nuovo Re Sole sono arrivati a tanto.
Dopo aver difeso, con la baionetta ai denti, la necessità del grande capitale italiano ed europeo di importare milioni di schiavi sottopagati, dopo essere riusciti a far passare per vittime perfino gli scafisti trafficanti di esseri umani e torturatori, ecco la mobilitazione in difesa delle politiche affamatrici delle potenze occidentali in Africa.
Non è un caso che questi sinistrati vadano d’amore e d’accordo con il Vaticano. Il ruolo che oggi rivestono è simile a quello esercitato dai gesuiti ai tempi dei conquistadores. Sono coloro che benedicono, giustificano e fanno diventare politicamente corretta la spada dell’imperialismo contro i popoli del Terzo Mondo. Solo che i preti lo facevano in nome di dio, mentre i nostri “compagni” agitano il vessillo farlocco e strumentale dei diritti umani e civili.
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=61486
Bravo, mi fa ridere che la questione riguardi solo la Francia. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma fra 5 minuti leggerai altro
Lasciare i viali di Parigi, tornare in provincia, dove tutto è cominciato, ma non più sulle rotonde, ecco ciò che ha un senso. Incaricare i bracciali bianchi del servizio d’ordine, è un altro segno che dal disordine può nascere un ordine nuovo. Ed ecco una spinta un’energia che prende forma, e dunque forza. Le province sono i luoghi storici di questa rivolta contro lo stato maastrichtiano diventato impero. Creare un parlamento che deliberi in ciascuna di esse, ma non soltanto, sarebbe un gran passo
Fonte: https://michelonfray.com
Infatti in Italia il governo Renzi le ha prontamente abolite