Per fortuna c’erano, e ci sono ancora in giro per l’Italia, sempre più riconosciuti da pazienti grati, anche migliaia di medici (molti dei quali anche intervenuti più volte su questo giornale), che non si formano solo sui bollettini o viaggi premio dei Big Pharma, ma leggono, studiano, verificano, si confrontano tra loro. Questi medici sapevano dalla loro esperienza clinica che il vero killer non era il virus ma le malattie su cui si appoggiava nel suo diffondersi, e che decisivi erano quindi i rimedi per sostenere gli organi vitali deboli, e ripristinare uno stile di vita sano: il cibo naturale, il movimento, l’aria fresca, le relazioni affettive positive. Servono non confinamenti, ma depuratori dell’aria: ma su quello (guarda caso) non una parola. Il “nemico” vero, di cui scrupolosamente tacevano i bollettini di guerra dei commentatori ufficiali, erano appunto le grandi malattie intossicanti e croniche di cui muore il 70% delle persone. Però riconoscerlo, oltre a comportare precise terapie mediche, ignote ai burocrati politici, implicava la diagnosi di quale sia il male della società che esprime quei ministri, e quei “tecnici”. L’origine del male era (è) infatti la depressione, l’antico “tedium vitae” di cui parlavano già i grandi medici e filosofi latini a incominciare da Seneca. La malattia delle società ricche, come già la Roma tardo imperiale, che smarriscono nelle gratificazioni materiali i valori profondi, le forze e gli affetti duraturi, indebolendo con l’anima anche il corpo, che era stato prima lo strumento del guerriero. Perdono così anche la voglia di vivere, e quel tanto di aggressività indispensabile a combattere davvero e non solo a parole, o per finta. La soppressione di ogni spinta aggressiva è stata infatti decisiva, come sempre accade, anche nella pessima gestione dell’epidemia. Come ci ricorda Konrad Lorenz: “Se si elimina la pulsione aggressiva sparisce dalla vita umana il comando ‘attacca!’ (nel senso più originario e vasto) non spingendoci più ad affrontare un compito o un problema, fino alla creazione artistica o scientifica”.
Archivio mensile:marzo 2021
Anestetizzati
di GIAMPIERO MARANO (FSI-Riconquistare l’Italia Varese)
Byung-chul Han, filosofo coreano che vive da tempo in Germania e insegna a Berlino, ha da poco pubblicato un libriccino tradotto in Italia da Einaudi, La società senza dolore. La tesi sostenuta dall’autore, benché piuttosto semplice in sé, viene sviluppata con acutezza e profondità di visione, ed è questa: la società contemporanea è dominata da un’algofobia che consiste tanto nella paura della sofferenza fisica e psicologica quanto nella vergogna di provare l’esperienza del dolore, perché essa confligge frontalmente con gli imperativi categorici della performance e del successo.
Nota: Inutile sottolineare come in questo modo si elimini anche la lotta di classe…
Invertiamo la rotta
A tutte le autorità, scienziati ed esperti di tutto il mondo, e a tutti gli interessati: l’intera popolazione mondiale.
Non sono affatto un novax. Come scienziato di solito non mi rivolgo a una piattaforma di questo tipo per prendere posizione su argomenti relativi ai vaccini. In qualità di appassionato virologo ed esperto di vaccini, faccio un’eccezione solo per il fatto che le autorità sanitarie stanno consentendo la somministrazione di vaccini secondo modalità che minacciano la salute pubblica, sicuramente ignorando i dati scientifici. L’attuale situazione, estremamente critica, mi costringe a diffondere questo appello di emergenza. E poiché la portata senza precedenti dell’intervento umano nella pandemia di Covid-19 è ora a rischio di provocare una catastrofe globale senza eguali, questo appello non potrà mai essere abbastanza forte e chiaro.
Come affermato, non sono contro i vaccini. Al contrario, posso assicurarvi che ciascuno dei vaccini attuali è stato progettato, sviluppato e prodotto da scienziati brillanti e competenti.
Tuttavia, questo tipo di vaccini profilattici sono completamente inappropriati e persino altamente pericolosi se utilizzati in campagne di vaccinazione di massa durante una pandemia virale. Vaccinologi, scienziati e medici sono accecati dagli effetti positivi a breve termine dei singoli brevetti, ma non sembrano preoccuparsi delle conseguenze disastrose per la salute globale. A meno che non venga scientificamente provato che io ho torto, è difficile capire come gli attuali interventi umani impediranno alle varianti che circolano di trasformarsi in un mostro incontrollabile.
In una lotta contro il tempo, sto completando il mio lavoro scientifico, la cui pubblicazione sfortunatamente arriverà con ogni probabilità troppo tardi, vista la crescente minaccia di una rapida diffusione di varianti altamente infettive. Questo è il motivo per cui ho deciso di cominciare a pubblicare su LinkedIn un riepilogo delle mie scoperte e il mio discorso di apertura al recente Vaccine Summit tenutosi in Ohio. Lunedì scorso ho fornito alle organizzazioni sanitarie internazionali, inclusa l’OMS, la mia analisi dell’attuale pandemia basata sulla conoscenza scientifica della biologia immunitaria del Covid-19. Dato il livello di emergenza, li ho esortati a prendere in considerazione le mie preoccupazioni e ad avviare un dibattito sulle conseguenze dannose di un’ulteriore “fuga immunitaria virale”. Per coloro che non sono esperti in questo campo, propongo qui di seguito una versione più accessibile e comprensibile degli argomenti scientifici alla base di questo insidioso fenomeno.
Benché non vi sia tempo da perdere, finora non ho ricevuto alcun feedback. Esperti e politici sono rimasti in silenzio, e ovviamente continuano a dimostrarsi ansiosi di parlare del rilassamento delle regole di prevenzione delle infezioni e di “libertà in primavera”. Le mie affermazioni non si basano su nient’altro che sulla scienza e devono essere contraddette solo dalla scienza. Benché non si possano fare affermazioni scientifiche errate senza essere criticati dai colleghi, a quanto pare l’élite di scienziati che attualmente consigliano i nostri leader mondiali preferisce rimanere in silenzio. Sufficienti prove scientifiche sono state messe sul tavolo. Sfortunatamente, rimangono ignorate da coloro che hanno il potere di agire. Per quanto tempo si può continuare a ignorare il problema quando ci sono attualmente innumerevoli prove che la fuga immunitaria virale sta in questo momento minacciando l’umanità? Difficilmente potremo dire di non sapere, o di non essere stati avvertiti.
In questa angosciante lettera metto in gioco tutta la mia reputazione e credibilità. Mi aspetto da voi, custodi dell’umanità, per lo meno la stessa cosa. È della massima urgenza. Apriamo il dibattito. Con tutti i mezzi: invertiamo la rotta!
Geert Vanden Bossche*, 6 Marzo 2021
Geert Vanden Bossche, DMV, PhD, virologo indipendente ed esperto di vaccini, precedentemente impiegato presso GAVI e The Bill & Melinda Gates Foundaton.