Italia e Ungheria

Il parlamento ungherese ha adottato una serie di emendamenti costituzionali che hanno suscitato scalpore nell’Unione europea. I deputati ungheresi hanno approvato l’inserimento nella Legge fondamentale dello stato della definizione di famiglia dove questa viene considerata fondata sul matrimonio e sul rapporto tra genitori e figli, dove la madre è una donna e il padre è un uomo. Nell’Europa “civilizzata” di oggi, quella del genitore 1 e genitore 2, scrivere ed enunciare queste leggi naturali biologiche viene considerato un passo rivoluzionario!
Peggio ancora, i legislatori ungheresi hanno specificamente indicato che il loro paese protegge il diritto dei bambini all’autodeterminazione in base al genere con cui sono nati. Nessun cambio di genere viene ammesso per i minori fino al compimenti della maggiore età.
Guai a voi! Hanno tuonato i guardiani dell’ideologia Gender di Bruxelles.

Non esiste una cosa del genere nei “valori fondamentali” dell’Europa! Questo è un sabotaggio contro la libertà dell’individuo, che può essere orientato sessualmente come vuole e quando vuole. Indignazione anche per causa degli emendamenti costituzionali sull’educazione basata sui valori della cultura cristiana che, nell’ambiente di Bruxelles, non suonano meno di provocatori. Questo è oscurantismo! Hanno tuonato i guardiani del politicamente corretto.

L’idiozia come reato

Fonte: Il giornale del Ribelle

L’ultima sortita è di Michela Murgia: un articolo per l’Espresso in cui, nelle parole al plurale che terminano in “i”, si sostituisce la desinenza con una pseudo vocale che va sotto il nome di schwab e che consiste in una “e” ribaltata, che si scrive così: ə. Il problema, in linea con le crociate del politically correct e delle rivendicazioni gender, starebbe nel fatto che quella “i” sarebbe prettamente maschile. Pertanto inadatta – anzi offensiva, sopraffattoria e, brrrrrr, patriarcale – quando il termine riguardi sia maschi sia femmine. Nonché, si intende, gli individui di incerta e instabile collocazione tra le due (arcaiche…) alternative. Quali appunto i cosiddetti fluid gender. O se preferite “ə cosiddettə fluid gender”.

di Federico Zamboni

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/l-idiozia-come-reato-penale

Il mondo capovolto

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Non bastavano l’inganno, l’oltraggio, ci tocca anche subire la beffa del fuoco amico se, proprio nel giorno delle sentenze dell’Ilva, acuti pensatori che ancora si interrogano se sia meglio morire di barbarie e vivere nel socialismo, interpretano la cessione di Autostrade per l’Italia  al consorzio formato da Cassa depositi e prestiti con i fondi Blackstone e Macquarie, come un incoraggiante segnale dell’accondiscendenza del sistema neoliberista a far entrare gli Stati nazionali già espropriati di sovranità e competenze, nei suoi traffici, in veste di elemosinieri generosi e in modo da collettivizzare e socializzare perdite e effetti dei crimini perpetrati mentre invece vengono privatizzate rendite e profitti.

E dire che sarebbe una buona occasione per far venire alla luce l’ovvia considerazione che il Sistema come lo si chiamava quando ancora esisteva un pensiero anticapitalista e antagonista, non possiede quelle qualità di lungimiranza che esibisce quando sopprime diritti, demolisce lo stato sociale nel nostro interesse, applica principi intesi a restringere libertà sociali per il nostro benessere. Obnubilato dalla smania di accumulazione e dall’avidità più rapace, arraffa, inghiotte beni e risorse che poi gli restano nel gozzo e poi è costretto, senza ammetterlo, a negarsi, contraddirsi, sempre a nostre spese, ovvio, ma sempre riuscendo a guadagnarci come è uso nelle cupole mafiose, nelle cosche, nelle associazioni per delinquere che si giovano di intimidazione, ricatto, paura e che godono di infinite complicità.

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