22-2-2022

E tuttavia ho come la sensazione che la maggior parte delle persone non abbia afferrato la cesura storica che è avvenuta il 22 – 2 – 2022: per la prima volta dall’ormai lontano dopoguerra una potenza al di fuori dell’occidente ha rivendicato il diritto di riconoscere due repubbliche senza chiedere l’approvazione di Washington e infischiandosene di riceverla. Quella che si considera la zona A del mondo ha creato le condizioni perché il suo potere esclusivo e l’autodistintivo di poliziotto planetario che si è fabbricato, venissero finalmente contestati senza che l’energumeno planetario abbia potuto aggredire chi gli ha detto brutto muso il fatto suo. Nulla sarà come prima.

La capitale del Canada è Davos

Un gruppo di 23 scienziati e studiosi israeliani di primo piano ha scritto una lettera aperta al primo ministro del Canada Justin Trudeau criticando aspramente il fatto che egli abbia stigmatizzato il Freedom Convoy come “fenomeno nazista”:  “L’importante lotta all’antisemitismo – si dice nella missiva –  non deve essere strumentalizzata contro una legittima protesta civile che riguarda i diritti fondamentali”. Mi è sembrato interessante riportare questo fatto perché mentre i valletti della pandemia dicono che il paragone tra gli istinti nazisti e l’attuale dittatura sanitaria non è proponibile, invece accettano entusiasticamente e con quella tipica imbecillità degli uomini da nulla. che proteste per riottenere le libertà fondamentali e manifestazioni possano essere considerate naziste. Sappiamo che la menzogna è pervasiva e alla fine erode qualsiasi parte di buonafede rimasta, ma questa lettera è interessante anche per un altro verso che riguarda direttamente i vertici governativi del Canada tutti così strettamente legati al Wef da aver perso  completamente la testa di fronte alle proteste: una sconfitta in Canada significherebbe un colpo notevole alla credibilità del forum come centrale di azione. Justin Trudeau è un membro di assoluto rilevo di questi sinedrio di ultraricchi , uno di quegli Young Global Leaders selezionati per essere lanciati  nell’universo del potere politico, mediatico e artistico. Ma del Wef fanno parte anche la vice premier e segretario al tesoro Chrystia Freeland che è addirittura è tra i direttori del forum, Katrina Gold, Ministro della Famiglia e degli Affari Sociali e Francois-Philippe Champagne, Ministro dell’Innovazione, della Scienza, dell’Industria e dello Sviluppo Economico. Insomma la capitale del Canada è in realtà Davos.

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Perline agli indigeni

Questo processo di demolizione controllata dell’architettura economica ormai considerata obsoleta, è già in atto e sta avvenendo senza che l’edificio sia stato preventivamente sgomberato. Purtroppo un numero rilevante di categorie lavorative, quelle maggiormente legate al “vecchio” assetto produttivo, rimarranno sotto le macerie. Altre verranno portate temporaneamente al riparo attraverso lo smartworking e nuovi tipi di occupazione, ma giusto il tempo per garantire al sistema il consenso necessario per procedere alla demolizione. Al termine del processo, finiranno anche loro ad ingrossare la massa di “batterie viventi” tenute in vita attraverso il reddito di cittadinanza e regolate con sistemi sofisticatissimi di sorveglianza digitale attraverso i quali verranno distribuiti i crediti sociali.
Il lavoro da remoto ad esempio, è l’anticamera della macelleria sociale che colpirà nel prossimo futuro il settore terziario.

Quando si accorgeranno di essere state truffate, o peggio, di aver collaborato al processo con pensieri, parole, opere e omissioni, sarà troppo tardi il processo sarà stato già avviato, ma soprattutto il sistema di controllo digitale e gli strumenti normativi e fisici di repressione del dissenso saranno già stati implementati, a loro spese.
Vedo in giro tanti tacchini ansiosi di sedersi a tavola per festeggiare il giorno del Ringraziamento.
[Nel poker] Se non riesci a individuare il pollo nella prima mezz’ora di gioco, allora il pollo sei tu.

Credo che la maggior parte delle persone non abbia la minima idea di cosa gli stia per arrivare addosso: qui è in gioco l’assetto socio-economico del prossimo futuro, non c’è margine di trattativa.
Il fenomeno del quale siamo spettatori più o meno consapevoli, rappresenta un cambio di paradigma epocale: in passato le élite muovevano guerra contro le popolazioni utilizzando l’intermediazione dei governi. Giunti a questo punto hanno acquisito un potere talmente illimitato da poter schierare contro le classi medie uomini e strutture alle loro dirette dipendenze.
Ai Governi non è rimasto altro da fare che ratificare provvedimenti decisi altrove e reprimere con ogni mezzo il dissenso.
Oramai gli Stati somigliano sempre di più ad una multinazionale, con tanto di assetto verticistico e codice etico improntato sul politically correct.

Lo stato di emergenza perenne contro ipotetiche minacce globali (terrorismo internazionale, crisi economiche sistemiche, pandemie, riscaldamento globale, Russia, Cina, Iran), è l’impianto narrativo, o se preferite il marketing, attraverso il quale ci verrà venduto il gioco di prestigio che consentirà al capitalismo di rigenerarsi e nel contempo imprigionarci all’interno di un meccanismo nel quale l’individuo atomizzato sarà in tutto e per tutto dipendente dal sistema e succube delle sue regole.
Immaginate per un attimo come potrebbe essere la vita di un uomo in assenza di contante, senza una casa e un’automobile di proprietà e sottoposto ad un regime di cittadinanza a punti.
Una moderna forma di schiavitù.
Fantascienza ?
A me sembra che tutto stia andando esattamente in quella direzione.

Giorgio Bianchi su Telegram

Amnesty International

Persino Amnesty International ha espresso preoccupazione per la discriminazione contro le persone non vaccinate in Italia, mentre i liberali e la sinistra italiani fanno il tifo per Draghi. L’unica opposizione coerente e coraggiosa a Draghi viene da gruppi minoritari e da improbabili alleati come il professore marxista Ugo Mattei e il professore libertario Carlo Lottieri (amico del Mises Institute). Mattei ha denunciato instancabilmente l’incostituzionalità dello “stato di emergenza”, nonché i vili ricatti ai lavoratori, costretti a decidere tra vaccinarsi o perdere il lavoro. Lottieri ha guidato un piccolo movimento di resistenza tra i professori universitari, combattendo la discriminazione nei confronti degli studenti non vaccinati e spiegando come la pandemia sia la scusa utilizzata dagli stati moderni per fare un passo avanti nel controllo sul corpo e sulla mente di ogni individuo.

Le misure a cui è stato sottoposto il popolo italiano in questi due lunghi anni di statalismo incontrollato e propaganda spudorata non solo sono state ingiuste: sono state anche del tutto inutili a combattere la pandemia. L’Italia ha visto esattamente le stesse traiettorie e gli stessi tempi nelle diverse ondate del virus di paesi come la Svezia o persino il Regno Unito, dove le libertà e l’economia non sono state calpestate, o almeno non sono state calpestate nella stessa misura! Il fallimento della serie di decreti governativi non è una sorpresa per coloro che, avendo letto Ludwig von Mises e F.A. Hayek, sanno benissimo che le società umane sono complesse e che dovremmo essere umili quando escogitiamo soluzioni dall’alto. La pianificazione centralizzata, sia per l’economia che per la sanità, è destinata a fallire. D’altra parte, essa è utile a quella classe politica e alle corporazioni ad essa vicine che tentano incessantemente di gestire nel dettaglio le nostre vite.

http://vocidallestero.blogspot.com/2022/02/zero-hedge-il-dispotismo-covid-in.html

Mal di scuola

Ieri non a caso nella regione che rappresenta un bubbone di vergogna nazionale, dove ogni fenomeno, dalle alluvioni alle morti per malasanità viene attribuito a tare antropologiche che espongono le sue popolazioni al giogo delle mafie, un insegnante di 33 anni sospeso per aver rifiutato di sottoporsi al vaccino anticovid si è dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri di Rende. La raccomandazione delle autorità di riservare a questo gesto “rispetto e silenzio” è stato accolto così entusiasticamente che i giornali che non collocano la notizia tra le brevi in cronaca, omettono di parlarne come il Fatto che apre sui bisticci quirinalizi, o la Repubblica che informa che la stretta del governo è a termine e tra 10 giorni forse potranno riaprire le discoteche in tempo per San Valentino.

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