Infatti, l’élite occidentale, arrogandosi il diritto di stabilire ciò che l’opinione pubblica deve sapere e non deve sapere, di fatto ha istituito una sorta di Ministero della Verità, che (come nelle peggiori dittature totalitarie) ha il compio di sorvegliare e punire chiunque osi mettere in dubbio la “verità ufficiale”, ossia quella diffusa dai media mainstream e dalle agenzie governative occidentali.
In definitiva, in Occidente, strumentalizzando (politicamente, s’intende) prima il Covid e poi sfruttando la situazione (geo)politica creatasi con questo conflitto tra la Russia e l’Ucraina (anche se in realtà si tratta di un conflitto che dura da otto anni) si è instaurato uno stato di eccezione permanente, che certo non finirà quando questa guerra finirà, perché è già chiaro che le conseguenze di questa guerra – anche se non si né quando né come finirà – saranno comunque tali da “giustificare” ulteriori forme di repressione e di controllo sociale, al fine di eliminare anche quei pochi “spazi liberi” ancora presenti nel cosiddetto “mondo libero”.