Adesso basta!

Fonte: Matteo Brandi

Basta, davvero, basta. Vi si possono dare tutte le attenuanti possibili, dalla propaganda martellante allo stato comatoso della scuola, ma adesso con le vostre reazioni isteriche vi meritereste un sonoro ceffone.
Siete la generazione più sfruttata e umiliata della Storia della Repubblica italiana. Avete un decimo delle possibilità dei vostri padri e devi vostri nonni di trovare un lavoro, comprare casa e vivere una vita dignitosa. Passate da uno stage all’altro, saltellando da un contratto a tempo determinato all’ennesimo lavoretto sottopagato. Dovreste schiumare di rabbia, dovreste essere pervasi da una voglia di riscatto enorme, e invece che fate? Strillate al fascismo perché Giorgia Meloni ha vinto le elezioni?
Vi rendete conto di come siano riusciti a farvi volgere lo sguardo verso una montagna di fesserie? State perdendo tempo ed energie, ogni giorno. Tempo ed energie che non torneranno più. Dovreste stare in piazza a reclamare salari dignitosi, politiche per il sociale, interventi sulla sanità e sul sistema scolastico. E invece pensate che la rivoluzione passi per un asterisco o uno schwa, ripetendo a pappagallo gli slogan imparati seguendo qualche prezzolato influencer su Tik Tok.
Bambini, è tempo di crescere. Basta seguire Fedez e la Ferragni! Basta informarvi su Breaking Italy e Cartoni Morti! Basta guardare il mondo da dietro le lenti colorate di Netflix e Amazon!
Piantatela di partecipare alla gara a chi si sente più offeso e discriminato, finitela con i piagnistei del politicamente corretto! Cosa c’è di giovane nell’accettare la censura? Volete davvero sapere cosa non ha “genere”? La disoccupazione non ha genere, la povertà non ha genere, il precariato non ha genere.
Invece di chiacchierare, letteralmente, del sesso degli angeli, dovreste preoccuparvi degli argomenti cruciali. Se c’è una deriva autoritaria in Italia è quella che avete sopportato fino ad adesso. Ed è una deriva a cui la Meloni aggiungerà l’ennesimo tassello, come i suoi predecessori. Chi ha ficcato il pareggio di bilancio in Costituzione trasformando lo Stato in una azienda? Chi ha approvato il Jobs Act e la legge Fornero? Chi ha piegato l’intero paese a vincoli di spesa nemici del benessere sociale? Dove siete stati in questi anni?
Siamo ad un passo da una guerra mondiale, l’Italia sta vivendo anni di stagnazione economica, un intero paradigma è sul punto di saltare in aria. E voi dovreste essere lì, sulla breccia, e non con la bandiera arcobaleno in mano, bensì con quella italiana. A rivendicare il vostro ruolo in questo momento storico, come protagonisti, non come spettatori e replicanti!
Invece molti di voi danno per scontato che dovranno andare all’estero per costruirsi un futuro, magari dopo essersi bevuti la storiella di quanto sia bello non avere radici ed essere insipidi cittadini del mondo. Vi vogliono deboli, vi vogliono arrendevoli e voi li accontantate. Perché?
Non sono le generazioni precedenti ad aver vissuto al di sopra delle loro possibilità, è la vostra a vivere al di sotto delle proprie. Questo è il grande crimine a cui state contribuendo con il vostro spaventoso convenzionalismo. Siete vittime e collaborazionisti in egual misura.
Avete due possibilità: o vi svegliate o verrete svegliati. Nel primo caso sarete in grado di cambiare il corso degli eventi, riscattando un’intera generazione. Nel secondo, statene certi, il risveglio che vi aspetta sarà parecchio doloroso.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/basta-davvero-basta

Bocciati

Bocciati

Redazione

17 settembre 2022

Test di Medicina: boom di bocciati

Un plotone di bocciati. La metà degli studenti, che hanno affrontato il test di Medicina, non ha raccolto nemmeno il punteggio minimo, pari a 20. Il ministero dell’Università ha pubblicato i punteggi delle prove: alla fine, gli idonei sono stati 28.793 rispetto ai 38.715 dell’anno scorso. Gli iscritti, stavolta, erano 65.378 (hanno partecipato 56.775) contro i 63.972 del 2021 (all’epoca parteciparono 55.117).

Tirando le somme, il risultato non è incoraggiante: la metà dei partecipanti non ha superato le prove. E ciò è avvenuto in un quadro dove il punteggio minimo per entrare era inferiore rispetto a quello richiesto lo scorso anno. Stavolta, il test di accesso a Medicina – quasi 15mila i posti – portava in dote una modifica sostanziale. Nei quesiti (60) è stato dato maggiore spazio alle materie disciplinari, meno invece alla cultura generale e alla logica.

Pertanto, cento minuti per 23 quesiti di biologia, 15 di chimica, 13 di fisica e matematica, quattro di competenza di lettura e conoscenze assimilate negli studi, cinque di logica e problemi. Il prossimo anno l’ammissione ai corsi sarà diversa: la riforma del ministro Maria Cristina Messa vedrà un percorso che partirà al quarto anno della scuola superiore, grazie a corsi di orientamento e prove d’esame che potranno essere ripetute.

http://www.opinione.it/societa/2022/09/17/redazione_test-medicina-bocciati-ministero-universit%C3%A0/

Il sole dell’avvenire

Tutto ciò che sento essere il bene è il bene, e tutto ciò che sento essere il male è il male.” L’esaltazione di una falsa coscienza ipersoggettiva – legge di se stessa – ha la conseguenza di invertire l’ordine naturale, se così piace all’homo deus, orientato h.24 dalla comunicazione e dalla psicologia sociale. Non era davvero questo il sole dell’avvenire. Le masse popolari avevano creduto al socialismo in nome dell’uguaglianza (e dell’invidia sociale) ma nella cornice di una dimensione collettiva e comunitaria. L’ internazionalismo – lo rivela la parola stessa – non proponeva la fine delle identità e delle appartenenze, come il globalismo liberalcapitalista, ma la volontà di farle convivere senza la smania di possesso e di potere, ovvero, in definitiva, degli “spiriti animali” del capitalismo (Schumpeter).  Il sole dell’avvenire non conosceva l’anomia – ossia, per Emile Durkheim – il drammatico salto tra aspettative e realtà, come nel continuo mutamento delle società moderne.
L’epoca in cui è derisa l’esperienza di ieri – residuo dell’oscurità – e unico Dio è il progresso unito alla volontà soggettiva (eterodiretta), ha capovolto ogni valore e credenza consolidata per erigere un edificio in perenne costruzione privo di fondamenta. Di revoca in revoca, di inversione in inversione, tutto ciò che è stato sempre vero e ovvio diventa il male da abbattere spietatamente. Il sole dell’avvenire ha bruciato i suoi banditori sino a trasformarsi in luce che abbaglia e acceca.
Ex Occidente lex, ma legge è quello che noi decidiamo sia tale. Se questo tempo afferma che la neve è nera e il sole sorge ad occidente, così sia. La natura non cambia le sue regole, come immutabile è la biologia. Il sole dell’avvenire diventa il buio dell’arroganza dell’uomo d’occidente, che dà credito a menzogne mascherate da straordinarie scoperte sfuggite agli uomini di tutti i tempi e di tutte le civiltà.
Scriveva il poeta Juan Ramòn Jiménez. “E’ verità, adesso. / Ma è stata talmente menzogna, / che continua ad essere impossibile, sempre.”  Il sole d’Occidente è il tramonto di una civiltà con un grande avvenire dietro le spalle.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-sole-dell-avvenire-sorge-a-occidente

Eurasismo

Il geopolitico inglese Halford Mackinder, morto nel 1947, aveva sviluppato l’idea (ripresa da molti altri dopo di lui, a cominciare da Carl Schmitt), di una opposizione fondamentale tra le potenze marittime e quelle terrestri, le prime rappresentate successivamente dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, le seconde dal grande continente eurasiatico, il cui «cuore», l’Heartland, corrisponde alla Germania e alla Russia. Secondo Mackinder, chi controlla l’Heartland controlla il mondo. È con questa convinzione che Zbigniew Brzezinski, in La grande scacchiera (1997), ha potuto scrivere che «l’America deve assolutamente impadronirsi dell’Ucraina, perché l’Ucraina è il perno del potere russo in Europa”. Una volta che l’Ucraina sarà separata dalla Russia, la Russia non sarà più una minaccia». Questo facilita la comprensione delle posizioni politiche di Aleksandr Dugin, che vede nel confronto tra Ucraina e Russia non solo una «guerra fratricida», ma anche la proiezione militare di una guerra ideologica che va ben oltre i confini, una guerra mondiale tra democrazie liberali, oggi in crisi, che si considerano in ordine all’idea di Stato universale e portatrici di decadenza, e democrazie illiberali in ordine all’idea di continuità storica dei popoli che vogliono mantenere la propria socialità e sovranità.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/l-eurasismo-di-aleksandr-dugin-e-incompatibile-con-il-nazionalismo