La sinistra atlantica

Messi in soffitta la lotta di classe, il marxismo e il conflitto servo-padrone, sulle piste della Scuola di Francoforte, la sinistra ha abbandonato le classi subalterne. Per niente rivoluzionarie, scoprì infastidito Adorno: vogliono semplicemente migliorare la loro condizione. Sono conservatrici e condividono con altri gruppi sociali la “personalità autoritaria” da estirpare. Marcuse immaginò la “liberazione” – concetto omnibus assai caro alla sinistra, che diffida delle libertà concrete e le odia – nella forma della sessualizzazione della vita, del vivere esperienze (diventate dipendenze) di ogni tipo senza limiti o vincoli etici, della negazione fine a se stessa. La porta era aperta per l’uomo a una dimensione, il cui esito è il pensiero negativo, il transito verso il soggettivismo e il nichilismo. La trionfante cultura della cancellazione, l’odio di sé che pervade l’Occidente che si spoglia di sé, è l’inveramento del “grande rifiuto”, il vangelo ateo imposto da Marcuse.
L’intellettuale e politico comunista Gyorgy Lùcacs definì un abisso l’esperienza francofortese. “Vissero in una lussuosa suite del metaforico Grand Hotel Abyss, dal quale potevano dedicarsi a contemplare il vuoto che si apriva sotto di loro, la crisi della modernità che stavano accelerando, seduti in comode poltrone tra pasti eccellenti e intrattenimenti artistici”.
Il cambiamento senza fine oscura la visuale. Ad esempio impedisce la vedere l’abisso di sorveglianza totalitaria dell’abolizione del denaro contante, di cui la sinistra è sfegatata sostenitrice, in nome di falsità, come la lotta all’evasione fiscale. La presbiopia progressista impedisce di vedere le grandi evasioni fiscali – società finanziarie, fondi, giganti della tecnologia – concentrando il rancore e l’invidia sociale contro artigiani e professionisti. La sinistra, custode del positivismo giuridico, proclama le “regole” ma nei fatti smantella la presunzione di innocenza, architrave del diritto, per compiacere il femminismo più radicale. “Io ti credo, sorella”, gridano contro la violenza sessuale, un crimine odioso che tuttavia non può portare a condanne senza prove. In Spagna, per il reato di lesioni con uguale prognosi, l’imputato maschio subisce una condanna doppia rispetto alla donna. Si cominciano a richiedere ricusazioni dei giudici sospettati di non credere nella “prospettiva di genere”. Sarebbe ridicolo se non fosse drammatico.

https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-sinistra-atlantica-marionette-che-passione

Un pensiero su “La sinistra atlantica

  1. Naturalmente la democrazia non ha bisogno solo di elettori, ha bisogno di elettori attenti e consapevoli, che prima di andare alle urne si siano confrontati con i problemi nelle varie istanze possibili e concrete, dal lavoro, alla scuola: la democrazia non regge come sistema di governo se non è un sistema di vita. E infatti via via, mentre si asseriva l’allargamento della partecipazione e si fabbricavano i più diversi sistemi elettorali le persone sono state emarginate dalle decisioni tanto che, per esempio, tutto il processo di costruzione europea è stato sottratto al voto popolare e quando in rari casi è accaduto le decisioni sono state cancellate, così come del resto è avvenuto e avviene per le questioni che concernono il lavoro o i beni comuni.
    https://ilsimplicissimus2.com/2017/10/22/democrazia-vera-e-fasulla/

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