Elly Schlein

Probabilmente senza esserne del tutto consapevole, Elly Schlein rappresenta tutto questo, nascosto dietro il libertarismo radicale gradito alle oligarchie che lo finanziano. Trascina le culture politiche che alimentano il PD su una china scivolosa, le modifica geneticamente. Tutti coloro che hanno creduto di costruire il paradiso in terra hanno finito per creare l’inferno. Il paesaggio culturale che rappresenta è un gaio, indifferente nichilismo di matrice tecnocratica, che ha in comune con la sinistra di sempre l’ansia costruttivista, che Del Noce chiamava perfettismo o virtuismo. Con la destra classica condivide la preferenza per il forte, che costringe a uniformarsi a processi di mutamento antropologico decisi dagli architetti della vita altrui.

Da oggi, in Italia tutte le tendenze dissolutrici dell’occidente terminale sono riassunte e ricongiunte in una persona fisica scelta dall’alto – nessuno può credere alla spontaneità dell’operazione politico-mediatica di cui è stata protagonista- per portare avanti un’agenda che ci appare contraria non solo agli interessi del nostro popolo, ma alla ragione naturale. Carl Schmitt insegnò che la specifica distinzione politica alla quale ricondurre le azioni e i moventi politici è la dicotomia tra amico e nemico. Nemica è l’agenda globalista antiumana, non Elly Schlein personalmente. Tuttavia, occorre attrezzarsi per una battaglia che oltrepassa la dimensione politica, diventando metapolitica e biopolitica, visione complessiva della vita, dell’uomo, del suo ruolo nel mondo.

Fonte: Il Pensiero Forte.it

Un pensiero su “Elly Schlein

  1. Ecco perché movimenti come il “gender”, l’immigrazionismo, le dipendenze, hanno così tanto potere di lobby: collaborano all’accettazione di fenomeni come il multiculturalismo, che fa perdere all’individuo il suo centro di identità e lo sottomette all’impero del mercato e della tecnica, spacciata a prescindere per progresso. L’attuale lotta per l’espansione dei diritti individuali non è altro che un paziente lavoro per modificare la natura umana. Per Lukacs il transumanesimo prefigura l’ideologia globalista del prossimo futuro: una dottrina antiumana tesa all’ ibridazione dell’uomo con gli apparati artificiali. A tal fine promuove un ottimismo tecnocratico che esorta a cancellare ogni traccia della natura per riconfigurare l’intera condizione umana.
    Ibidem

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