Senilità

Il grande match

Stallone: lasciami pensare a qual è la preoccupazione numero uno, in cima alla lista. Vediamo, sì: la morte! E senza andare tanto in là, cosa c’è di diverso a 67 anni? Per esempio quando cammini per strada e una bella ragazza ti supera senza guardarti. È la dimostrazione che la visione periferica non fun-ziona se incroci una persona anziana: non ti interessa. È una discriminazione evidente! Sono questo tipo di cose… La mia preferita è quando mi dicono: «Mia madre ti adora». E devo anche ringraziare!

A 70 anni sente di aver raggiunto i suoi obiettivi o le manca qualcosa?
De Niro: Quello che so è che quando arrivi a un certo punto, tu sai chi sei veramente, senti tutto il tempo che è passato, e ti chiedi come sia trascorso così velocemente, lo sento di esser stato molto fortunato nella mia vita. Le cose che ho fatto o che ho potuto fare restano

Estratto da Film TV n.1, 2014

 

Link

Orfani

Sempre più persone si stufano di recitare la parte dei topi nella gabbietta: di mangiare, lavorare e prendere tonnellate di psicofarmaci, come ogni persona anziana – cosciente o no – ingurgita. Il consumo di psicofarmaci è giunto al 25% della popolazione, ed una buona parte sono anziani. Il medico ascolta, poi scrive “prenda questo…poi mi dice come va…”. Il più delle volte, l’anziano non sa nemmeno di prendere una pillola che ha il solo scopo di farlo sopravvivere negandogli le emozioni, cosicché viene recluso in un limbo asettico dove le emozioni, soprattutto quelle negative, sono attenuate. E quelle positive? Fanne a meno, tanto sei anziano.