Né son io per anche un bocconiano che tiri quattro paghe per il lesso…
https://zeroconsensus.wordpress.com/2016/02/09/le-responsabilita-della-catastrofe-bancaria/
Né son io per anche un bocconiano che tiri quattro paghe per il lesso…
https://zeroconsensus.wordpress.com/2016/02/09/le-responsabilita-della-catastrofe-bancaria/
la proposta di Costituzione economica di Antonio Pesenti, membro dell’assemblea costituente e sommo economista comunista, che però era stato prima repubblicano, quindi mazziniano, e socialista: L’impresa economica nella rilevanza costituzionale (1947)
Prima di buttare via la Costituzione, bisognerebbe riflettere sui principii che la ispirarono e sul fatto che, dal Risorgimento in poi, le Costituzioni furono richieste per tutelare il popolo dagli abusi dei governanti e dagli interessi dei potentati economici.
la politica non è mera contabilità, ma richiesta di senso, non gestione del consenso.
Può apparire banale, ma si riafferma il primato della politica sulla economia (che NON è la finanza).
Sull’argomento leggi: http://www.oltrelacoltre.com/?p=12809
Regione e governo sono quindi dinanzi alla sfida di non smantellare un altro pezzo del tessuto produttivo, del sistema occupazionale e delle relazioni industriali in Italia, dopo il degrado che essi hanno subito negli ultimi anni e mesi. C’è di più. Nel quadro deprimente che appare disegnato non soltanto dalla crisi, ma anche dalle politiche che ogni giorno vengono prospettate per superarla, la modernità appare stare proprio dalla parte dei minatori sardi. Non chiedono di continuare a estrarre carbone. Chiedono di convertire la miniera in un contenitore di anidride carbonica, quella che avvelena i nostri cieli e le nostre città. Sarebbe un passo significativo verso un modello produttivo che non si proponga di tornare presto a produrre esattamente quel che si produceva prima, in quantità ancora maggiori – una ricetta sicura per accelerare il disastro non solo ambientale ma pure economico e sociale che ci attende. Al contrario rientra in una idea di produrre condizioni e servizi e ambienti che migliorino la qualità della vita. Saremmo sconfitti tutti noi, cioè l’intero Paese, se ancora una volta vincesse lo spirito conservatore e revanscista che contraddistinse il governo britannico un quarto di secolo addietro.
(28 agosto 2012)
19 luglio 2012, approvando il Fiscal Compact con una maggioranza schiacciante alla Camera, abbiamo ufficialmente consegnato le sorti del Belpaese nelle mani dei tecnocrati europei, che ne controlleranno integralmente le attività economiche dopo aver già da tempo acquisito i diritti su quelle politiche. Il tutto nella quasi totale assenza, per non dire “allineamento”, dei media del mainstream.
continua a leggere: http://www.lolandesevolante.net/blog/2012/08/05/fiscal-compact-il-suicidio-dello-stato/
Non c’è niente da fare! Gli articoli economici, anche se scritti in modo semplice, non li vuole leggere nessuno e questa è la vera causa della crisi che attraversiamo: una abissale ignoranza…
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-lettura-sbagliata-della-crisi/