http://www.ilpost.it/2014/06/19/traduzione-versione-greco-luciano-maturita/
Partiamo dal link qui sopra, riguardante la prova di greco per i licei classici alla maturità di pochi giorni fa e vi invitiamo subito a leggere la traduzione: in pratica la versione parte dall’ignoranza, ma lo fa per arrivare (come giustamente suggerisce il titolo del trattato originale) a diffidare della calunnia.
Infatti, se allarghiamo un po’ la visuale, il pericolo maggiore oggi non è la mancanza di informazione (semmai il suo eccesso) che si accompagna, ormai abitualmente al ricorso di tecniche per screditare l’avversario e, anche se sembra che Luciano si rivolga agli individui, a un certo punto parla di città (καὶ πόλεις ἄρδην ἀπολώλασι: polis, la città-stato dei greci) distrutte dagli odi di fazioni contrapposte.
Sottolineo questo perché la tendenza a dare la colpa agli individui e non alle istituzioni (a buttarla insomma sul personale) è presente anche nelle tracce per la prova di Italiano in tutte le scuole; non tanto in quelle del “tema” classico (dove è richiesto il solito esercizio di buonismo nel rimestare l’aria fritta), quanto in quelle in forma di saggio in cui viene da più fonti ribadito che le responsabilità sono personali.
Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»
Finanza, multinazionali, globalizzazione, neoliberismo, trattati europei non sono nell’orizzonte dei maturandi, futuri precari, candidati alla disoccupazione (per colpa loro, naturalmente!).