La peste bianca

Ah, le donne…

La donna, inutile nasconderselo, è centrale nelle vicende di natalità: un tempo, anzi, la sua vita era centrata proprio sulla riproduzione, almeno fino alla Prima Guerra Mondiale. Poi, ci fu il cambiamento: le donne, forzatamente, entrarono nell’apparato produttivo…e non ne uscirono più!

D’altro canto, la donna di fine ‘800 aveva desideri, aspettative, programmi, sogni…che non sono nemmeno paragonabili a quelli odierni, dove apprezza l’indipendenza che la società moderna le consente mentre, a fine ‘800, non poteva nemmeno ereditare, bensì solo consegnare la propria dote al marito.

Oggi, se vuole, può placare la sua ansia di figli semplicemente, con un figlio generato da un rapporto qualunque (magari anche d’amore, poi concluso) mentre gli anticoncezionali la metteranno al sicuro da gravidanze indesiderate.

D’altro canto, oggi, non penso che si possa (e si desideri) riportarle – per editto – a quella condizione: eppure, qualcosa bisognerà fare. Ma dovrà essere un “fare” che riguarda la società nel suo insieme, non certo le sole donne. Perché anche le donne, pur emancipate e liberate da una sudditanza incongrua, non sono affatto contente!

estratto da http://carlobertani.blogspot.com/2019/07/la-peste-bianca.html