Sologamia

E’ la vittoria postuma di Verchovenski e Stavrogin, gli allucinati Demoni nichilisti del romanzo di Dostojevsky, e soprattutto di Max Stirner.  Il filosofo tedesco dell’Ottocento, esponente della sinistra hegeliana, nell’ “Unico e la sua proprietà” sostenne l’esaltazione del singolo come valore assoluto nella sua irripetibile individualità, definita appunto l’Unico. L’Unico deve appropriarsi di una sola proprietà, se stesso con la sua volontà insindacabile, di potere, felicità o qualunque altra forma di esaltazione di Sé. Il giusto principio morale sarà dunque l’egoismo, inteso come sforzo per affermare l’Io e la sua volontà. Al di fuori dell’Unico, tutto è necessariamente oggetto, anche gli altri uomini. Il progetto di liberazione di Stirner diventa allora l’insurrezione dei singoli la cui meta non è realizzare una società organizzata secondo regole nuove, ma l’affermazione individuale della volontà. Si spegne la comunità, muore anche la società, in una misera riduzione a cosa, un ripugnante “usa e getta” di cui le povere spose di se stesse non sono probabilmente consapevoli.

In più, aleggia l’atmosfera di “day after”, il giorno dopo i sogni infranti, le aspettative eccessive, i rapporti sbagliati caricati di eccesso in ogni ambito, infine solo miraggi. In lingua spagnola la parola miraggio si traduce con “espejismo” e fa riferimento allo specchio. Uno specchio che illude, trasfigura, deforma. Il miraggio, letteralmente, è l’illusione ottica in virtù della quale si hanno immagini ingannevoli degli oggetti. Miraggio i rapporti perfetti, miraggio la felicità totale ricavata da rapporti a senso unico, solo ricevere, mai dare, con relativa disillusione finale. E miraggio, alterazione della verità a proprio vantaggio è anche il narcisismo.

Indicato da Christopher Lasch come elemento centrale della contemporaneità, consiste precisamente nell’innamoramento morboso di sé. Nella mitologia greca, narrazione simbolica che fonda e rappresenta l’immaginario collettivo occidentale, Narciso si innamora della sua immagine riflessa (immagine, non realtà, come nell’invertito presente!)  e diventa crudele in quanto disdegna anche chi lo ama, la ninfa Eco. La sua punizione è morire consumato da quella passione vana e sterile. Vana e sterile, esattamente come la sotto cultura contemporanea.

La modernità scientifica ha ridefinito il narcisismo come una patologia – disturbo narcisistico della personalità- che sembra assai adatta a descrivere la sologamia. Jacques Lacan, psicanalista e filosofo, parlò addirittura di “fase dello specchio”.  Che le persone interessate alla tendenza della sologamia siano portatrici di una forma insidiosa di narcisismo ed egotismo sembra dimostrato anche dalla seguente definizione: soggetti tendenti ad esagerare le loro qualità o talenti, sono assorbiti da fantasie di successo illimitato, manifestano bisogno di attenzione e ammirazione. Incapaci di riconoscere e percepire i sentimenti degli altri, tendono a sfruttare il prossimo per poter raggiungere i loro scopi e poter ingrandire se stessi.

Roberto Pecchioli

estratto da https://www.maurizioblondet.it/sologamia-fenomeno-delle-donne-sposate-stesse/